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ATTENZIONE: SI STA ESAGERANDO!

08-03-2025 06:00

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Laterale,

ATTENZIONE: SI STA ESAGERANDO!

È ora di finirla con queste cialtronate!PS: il comunicato del Primo Presidente della Corte di Cassazione è esemplare.

Le reazioni dei massimi esponenti del governo italiano ad una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione vanno oltre il lecito diritto di critica e sconfinano in una vera e propria eversione del principio basilare della separazione dei poteri.

 

Sulla sentenza, che riconosce ai NAUFRAGHI trattenuti sulla Diciotti il diritto ad un risarcimento, si sono espressi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che su X, da Bruxelles, parla di applicazione di un principio “assai opinabile”. “Per effetto di questa decisione – accusa – il Governo dovrà risarcire, con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse, persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”. Bah.

 

Più scomposta la presa di posizione di Salvini che parla di “sentenza vergognosa” e di “un’altra invasione di campo indebita”. “Pagassero i giudici, se amano particolarmente i clandestini, ne accolgano un po’ a casa loro”, tuona il leader della Lega.

Insomma, tra premier e vice premier siamo veramente al di là di ogni immaginazione. Sembriamo la parodia degli States trumpiani.

 

Sulla vicenda oggetto della sentenza, il risarcimento dei danni ai NAUFRAGHI ingiustamente costretti su una nave per diversi giorni, ci siamo già espressi: orribili ed indimenticabili quei giorni in cui donne, bambini e uomini ripescati in mare venivano trattenuti su una nave per infimi motivi di propaganda politica. ORRIBILI!

 

La corte penale di Palermo ha sentenziato, nei confronti dell'attuale vice premier Matteo Salvini, che non ci fu reato di sequestro, quindi assolvendolo, probabilmente perché mancava l'elemento soggettivo della volontà di sequestrare quelle povere persone: voleva solo dare un messaggio politico e questo a quanto pare consente molte cose che altrimenti non lo sarebbero.

Le dinamiche del processo penale sono complicate e non necessariamente seguono il comune senso logico. 

Ci sta e deve essere così.

 

Sotto il profilo civile, questo ci dice la Suprema Corte, le cose sono un tantino diverse.

L'elemento essenziale, sul quale l'attuale governo sta giocando la partita della sua propaganda mistificando la realtà, è che quelle persone in quel momento, sulla nave Diciotti, non erano “migranti”, irregolari o clandestini come sostiene il governo poco importa, me in realtà erano più semplicemente NAUFRAGHI, ripescati in mare in condizioni disperate.

 

Questa banalissima differenza di qualificazione giuridica, tra “migranti” e “NAUFRAGHI”, li faceva portatori di diritti universali, tutelati da tutte le convenzioni internazionali riconosciute anche dagli stati più canaglia e barbari: DOVEVANO ESSERE MESSI IN SICUREZZA ED IN CONDIZIONI DIGNITOSE.

Tenuti per giorni su una nave non attrezzata al ricovero e per di più a 50 gradi, non era né sicuro né dignitoso. Punto.

 

Ammesso poi, detto per inciso, che non sia orrenda e vigliacca questa narrazione che pretende di affibbiare una qualificazione estremamente negativa al termine “migrante”: come non fossero persone che non rischiano la vita, dopo aver subito spesso torture e violenze di ogni tipo, per sfuggire a destini insopportabili. 

Vorrei vedere tutti sti coraggiosi “patrioti” si trovassero al posto loro.

Si dimostrino capaci di governare il fenomeno trasformandolo in risorsa, piuttosto che sprecare centinaia di milioni di euro degli italiani in operazioni demenziali come quella albanese!

 

Detto questo, torniamo al caso ed a prescindere da esso: il costante attacco alle decisioni della magistratura, quando sono sconvenienti per il potere politico pro tempore, sta minando in maniera troppo pericolosa le fondamenta del sistema democratico, che va certamente riformato ma non così e non da certa gente.

 

La smettano tutti, destra-sinistra-centro, a giocare allo sfascio delle istituzioni e provino a risolvere almeno uno dei problemi reali degli italiani, che stanno cominciando ad accorgersi quanto costa avere una classe dirigente così cialtrona.

 

È ora di finirla!

 

PS: il comunicato emanato dal Primo Presidente della Corte di Cassazione è esemplare.

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