Ennesimo atto d'amore per la città, ennesima dimostrazione che il degrado non è figlio del caso ma di una cronica inciviltà diffusa. L'associazione ambientalista CLEAN UP SICILY ha fatto tappa in viale Kennedy, teatro dell'ennesimo scempio ambientale: la spiaggia libera n°1 trasformata in una discarica a cielo aperto, complice la maleducazione di troppi e le mareggiate che hanno restituito decenni di schifezze.
E qui entra in gioco la cosiddetta "archeo plastica". Un fenomeno che ormai imperversa sui social, con account specializzati che documentano, raccogliendo sulle spiagge di tutta Italia, rifiuti fossilizzati nel tempo, plastica che non si degrada e che ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, quanto l'uomo sia il peggior nemico del proprio habitat.
A raccontarci l'ennesimo scempio, gli amici di CLEAN UP SICILY, che tra un sacchetto e l'altro, non nascondono l'amarezza: inciviltà diffusa, automobili che si fermano per scaricare rifiuti in zona, sfuggendo alla raccolta differenziata. Un quadro desolante, che non lascia spazio all'ottimismo.
Ma il gruppo non demorde. Con Maurizio Loritto stanno già lavorando a una nuova iniziativa ludico-educativa per sensibilizzare chi ancora non ha capito l'importanza di un ecosistema pulito. Un'azione necessaria, quasi disperata, per provare a piantare almeno un seme di consapevolezza in una terra che sembra rassegnata al peggio.
La speranza? Che eventi come questo riescano, un giorno, a trasformare il senso civico da eccezione a regola. Ma fino ad allora, c'è ancora tanto, troppo da raccogliere.
