
Approvato il riparto di 172 milioni di euro per il potenziamento della telemedicina: un passo cruciale per rendere il Servizio Sanitario Pubblico più efficiente e sostenibile.
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Per la Sicilia quasi 22 milioni di euro di fondi integrativi, con una previsione di oltre 21 mila pazienti cronici da seguire in teleassistenza per il 2025 e circa 50 mila nel 2026.
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Telemedicina: un’innovazione strategica per il Servizio Sanitario Nazionale
La telemedicina è un insieme di tecnologie e servizi che consentono l’erogazione di prestazioni sanitarie a distanza, permettendo ai pazienti di ricevere diagnosi, consulti e monitoraggi senza doversi recare fisicamente nelle strutture sanitarie. Grazie all’uso di piattaforme digitali, dispositivi medici connessi e sistemi di comunicazione avanzati, la telemedicina migliora l’accessibilità alle cure, riduce i tempi di attesa e ottimizza le risorse del Servizio Sanitario Nazionale.
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La trasformazione digitale della sanità rappresenta quindi una delle leve fondamentali per garantire un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sostenibile ed efficiente. In questo scenario, la telemedicina si conferma un’innovazione essenziale per migliorare l’accessibilità alle cure, ottimizzare le risorse e offrire un’assistenza più capillare ed equa.
L’ultima decisione della Conferenza Stato-Regioni, che ha approvato il riparto di 172.898.380,00 euro, segna un passo decisivo per l’implementazione della telemedicina in Italia.Â
Questa somma, prevista nell’investimento M6-C1-1.2.3.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), servirà a completare e potenziare gli strumenti digitali sanitari, adattandoli all’evoluzione tecnologica e alle esigenze della popolazione.
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