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«Ma perché solo al sud sparano i botti di capodanno?»

29-12-2024 06:30

Christian Costantino

Cronaca, Focus, capodanno, feriti, capodanno catania, antimeridionalismo ,

«Ma perché solo al sud sparano i botti di capodanno?»

La brutta narrazione per cui solo al Sud saltano le dita a capodanno: sarà proprio così?

In leggerissimo anticipo sul capodanno 2025, ma pararsi il colpo prima di vedere i classici articoli alla "al sud saltano le dita: bilancio feriti per i botti" non farà certo male.

 

Ormai è un classico, ogni primo gennaio la polizia pubblica sul sito il bilancio tra morti e feriti durante il capodanno e, quando riflettiamo su morti e feriti durante la festa, ci troviamo inevitabilmente a pensare a tre città in particolare: Napoli, Cosenza e Catania.


Tuttavia, ci chiediamo se questo pensiero sia indotto da qualcuno o se sia semplicemente un dato di fatto che queste siano le città effettivamente -come dire- più esplosive. 

Rispondiamo immediatamente: è  indotto.

 

Con pazienza e olio di gomito (o di dita), abbiamo analizzato i dati dei feriti e dei morti del capodanno 2024 e, sorprendentemente, tra le città con più interventi dei vigili del fuoco figurano l'Emilia Romagna, il Piemonte e la Lombardia. 

 

Tuttavia, poiché viene trasmessa l'idea che da Napoli in giù il capodanno sembri un'esperienza simile a Beirut, e da Roma in su l'unico rumore che sentiamo sia quello di eleganti e raffinate bottiglie di spumante stappate, questa cosa, da siciliani ed orgogliosamente meridionali, non ci sta proprio bene.

 

Dal sito ufficiale della Polizia di Stato:

A Milano, un uomo di 36 anni giungeva all’ospedale di Legnano e veniva ricoverato in prognosi riservata con ustioni di III grado a mani e volto, per aver maneggiato polvere pirica nel tentativo di creare un manufatto artigianale.

 

Ancora a Milano, una minorenne, nel maneggiare un’arma ad aria compressa, riportava un trauma alla mano sinistra con prognosi di 30 giorni.

 

A Siena, un 15enne è stato trasportato con urgenza all’ospedale di Careggi (Firenze) per le gravi lesioni riportate alla mano a seguito dello scoppio di un petardo avvenuto nel comune di Poggibonsi.

 

A L’Aquila, nel comune di Pacentro, un giovane di 20 anni rimaneva ferito alla mano destra per lo scoppio di un petardo. Trasportato all’ospedale di Sulmona veniva sottoposto a intervento chirurgico per la ricostruzione dell’arto.

 

A Varese, un 17enne ha subito l’amputazione della mano destra e il ferimento dell’occhio sinistro a seguito dell’esplosione di un petardo.

 

A Trento, un uomo di 54 anni ha riportato l’amputazione del III raggio dopo aver raccolto un petardo inesploso.

 

A Lucca, un ragazzo di 15 anni ha perso il pollice e l’indice della mano durante l’utilizzo di un petardo.

 

Potremmo continuare, ma ci fermiamo qui.

 

Ma perché i giornali fanno passare l'idea che il capodanno venga festeggiato solo al sud?

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Come volevasi dimostrare, non c'è traccia per quanto riguarda il nord.

 

La risposta a questo quesito meriterebbe un viaggio nel tempo fino al 1861, ma, per rispetto della pazienza di chi legge, cercheremo di essere più concisi e useremo un evento effimero come il Capodanno e i suoi feriti per parlare di antimeridionalismo, velato e non.

 

L'antimeridionalismo non è solo un atteggiamento discriminatorio nei confronti del Sud Italia, ma un fenomeno storico, sociale e culturale conficcato nelle scapole italiane sin dalle sue origini. 

 

Durante l'epoca postunitaria, il Sud fu spesso descritto come arretrato, violento, animalesco e incapace di evolversi – un'immagine rafforzata dalla retorica politica e da alcuni scritti degli intellettuali dell’epoca.

 

Pensate, sull'antimeridionalismo getta le basi un partito come la Lega  votato oggi, misteriosamente, in tutto il meridione.

 

Questa narrazione non si è mai veramente spenta. 

Cinema, televisione e soprattutto i media continuano a riprodurre immagini di un sud caotico, inelegante, analfabeta e ignorante, in contrapposizione a un Nord civile e organizzato. 

E allora, ogni primo gennaio, la solfa si ripete: il Nord stappa, il Sud salta in aria

 

Ripetiamo, il capodanno è solo una piccola questione di quanto possa essere latente ed inconsapevole l'antimeridionalismo e noi sentiamo solo di voler giustizia, almeno alle porte dell'ultimo dell'anno, per la nostra falsa immagine da bombaroli.

 

Aspettiamo quest'anno nella speranza che, ovviamente, a nessuno saltino le dita, da Busto Arsizio sino a Gela.

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 05704050870 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. – 95121 Catania

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