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Catania: Il Codacons chiede verifiche sulla gestione dell'Autorità Portuale della Sicilia Orientale

08-11-2024 06:00

redazione

Cronaca, Focus,

Catania: Il Codacons chiede verifiche sulla gestione dell'Autorità Portuale della Sicilia Orientale

Chiesto l'intervento del ministero dei Trasporti su assunzioni e presunte disparità di trattamento

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I Consumatori accendono un faro su Concorsi, Assunzioni e Parità Contributiva presso il porto di Catania

 

Il Codacons ha richiesto l'intervento del Ministero dei Trasporti per verificare l'operato dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, sollevando dubbi su concorsi e assunzioni. 

 

La richiesta dell'associazione si basa su segnalazioni ricevute che indicano possibili irregolarità nelle procedure di assunzione, sollevando preoccupazioni sia tra i lavoratori coinvolti che tra i cittadini. 

 

La trasparenza e l'equità delle politiche di assunzione sono elementi fondamentali per garantire un ambiente di lavoro giusto e conforme alle normative vigenti.

 

Vigilanza sul Sistema Portuale della Sicilia Orientale

Il Codacons, tramite il suo Vice Presidente Regionale Bruno Messina, ha richiesto ufficialmente al Ministero dei Trasporti di esercitare i suoi poteri di vigilanza sull'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale

 

Questa richiesta nasce da segnalazioni ricevute dall'associazione, secondo cui l'Autorità avrebbe adottato comportamenti discutibili in merito alle procedure di assunzione e alla gestione dei concorsi

 

Le segnalazioni suggeriscono che l'Autorità non abbia agito in maniera del tutto trasparente e coerente con gli obiettivi dichiarati, creando incertezze sul futuro lavorativo di molti dipendenti e possibili disparità di trattamento.

 

Inizialmente, l'Autorità aveva pubblicato bandi di concorso per la copertura di molte posizioni vacanti previste da una pianta organica programmata di 69 unità, successivamente aggiornata a 73 unità e infine ampliata fino a 85 unità

 

Questa espansione era stata giustificata da una relazione contabile che ne attestava la sostenibilità economica. 

 

Tuttavia, in seguito a un'inattesa inversione di rotta, le stesse posizioni sono state oggetto di revisione, sollevando non pochi interrogativi. 

 

Questa inversione ha messo in discussione la capacità dell'Autorità di mantenere un piano di sviluppo coerente, creando confusione tra i candidati e i lavoratori attuali.

 

Il Codacons sottolinea come queste continue modifiche alla pianta organica siano non solo sospette, ma anche in contraddizione con gli impegni precedentemente assunti dall'Autorità. 

 

Questo comportamento non solo mina la fiducia dei lavoratori e delle loro famiglie, ma rischia anche di influenzare negativamente l'efficienza dell'intera organizzazione, con possibili ripercussioni sull'intera economia della regione.

 

L'Accordo e i Tagli agli Stipendi

Secondo le segnalazioni ricevute e riferite dal CODACONS, l'11 luglio 2024 i vertici dell'Autorità, con il consenso dei sindacati, avrebbero siglato un accordo indicato come "Secondo Addendum alla Contrattazione Aziendale di II Livello del 19 giugno 2019", riguardante il personale non dirigente. 

 

Questo accordo, apparentemente in contraddizione con quanto deciso nei mesi precedenti, stabilisce che le nuove assunzioni comporteranno un "sensibile incremento di oneri", determinando così un ridimensionamento degli stipendi e dei premi performance per i nuovi assunti dopo l'11 luglio 2024.

 

La modifica è stata approvata con la delibera n. 8 dell'11 luglio 2024, adottata dal Comitato di Gestione dell'Autorità. 

 

Tuttavia, il Codacons solleva dubbi sulla legittimità di questa delibera, sostenendo che sarebbe stata approvata in assenza del quorum costitutivo (con soli due presenti su un minimo di tre richiesti). 

 

Inoltre, l'addendum potrebbe violare i principi stabiliti dal Contratto di II livello, incidendo in maniera peggiorativa sulle condizioni contrattuali dei nuovi lavoratori.

 

Il ridimensionamento degli stipendi e dei premi performance risulta particolarmente problematico perché introduce ineguaglianze significative tra i dipendenti assunti in periodi diversi. 

La disparità non riguarda solo le retribuzioni immediate, ma anche le opportunità future di carriera e di sviluppo professionale. Questo crea un clima di sfiducia tra i lavoratori, molti dei quali si sentono ingiustamente penalizzati da decisioni che sembrano essere state prese senza un'adeguata valutazione delle conseguenze.

 

Disparità Contributiva e Non Discriminazione Salariale

L'avvocato Bruno Messina, infatti, evidenzia una significativa disparità di trattamento tra i lavoratori assunti prima e dopo l'11 luglio 2024. 

 

Nello specifico, su uno stipendio minimo di un IV livello pari a circa 1.800 euro lordi mensili, il premio annuale per la performance per i dipendenti assunti prima dell'11 luglio 2024 è superiore a 14.000 euro lordi annui, mentre per quelli assunti dopo tale data è ridotto a poco più di 3.800 euro lordi annui.

 

Questa disparità è vista come una violazione dei principi di parità contributiva e di non discriminazione salariale

 

Il Codacons sostiene che trattare diversamente i lavoratori sulla base della loro data di assunzione, a parità di livello e mansioni, costituisce una pratica inaccettabile e contraria ai diritti dei lavoratori

 

Questo tipo di trattamento può creare tensioni all'interno dell'ambiente lavorativo e portare a un aumento del turnover del personale, con effetti negativi anche sulla qualità del servizio offerto dall'Autorità di Sistema Portuale.

 

Se quanto segnalato dovesse essere confermato, si tratterebbe di una violazione grave delle norme in materia di parità contributiva e dei diritti fondamentali dei lavoratori. 

Il Codacons, per questo motivo, chiederà al Ministro dei Trasporti di effettuare le verifiche necessarie e, se necessario, di intervenire a tutela dei lavoratori. 

Questo intervento non è solo un atto dovuto, ma rappresenta una presa di posizione necessaria per garantire che i principi di giustizia sociale vengano rispettati.

 

Inoltre, l'associazione chiede che sia effettuata una revisione complessiva della gestione delle risorse umane all'interno dell'Autorità, per assicurare che tutti i lavoratori possano beneficiare degli stessi diritti e delle stesse opportunità, indipendentemente dal momento in cui sono stati assunti. 

 

L'obiettivo deve essere quello di ripristinare un clima di fiducia e di equità, fondamentale per il buon funzionamento dell'organizzazione e per il benessere dei dipendenti.

 

La Richiesta del Codacons: Trasparenza e Giustizia per i Lavoratori

Bruno Messina conclude affermando che la questione non riguarda solo la trasparenza amministrativa, ma anche la giustizia sociale

L'Autorità di Sistema sembra essere disposta ad assumere nuovi lavoratori per completare la propria pianta organica, ma questi ultimi verrebbero penalizzati economicamente rispetto ai colleghi già in forza, pur avendo lo stesso livello e le stesse mansioni.

 

Questo comportamento, sottolinea Messina, è contrario a ogni principio di equità e buon senso e rischia di danneggiare l'intera struttura organizzativa. 

 

La discriminazione tra lavoratori non solo è moralmente inaccettabile, ma può anche portare a gravi conseguenze legali per l'Autorità, che potrebbe essere chiamata a rispondere delle proprie decisioni di fronte alle autorità competenti.

 

Il Codacons intende pertanto agire per difendere i diritti dei lavoratori e chiede un intervento del Ministero per riportare equità e correttezza all'interno dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale. 

 

L'associazione fa appello anche ai sindacati e alle altre organizzazioni di tutela dei diritti dei lavoratori affinché si uniscano alla battaglia per garantire condizioni di lavoro giuste per tutti. Solo un'azione coordinata e decisa potrà portare a un reale cambiamento.

 

Il Codacons ribadisce che la trasparenza è un valore imprescindibile, e chiede che siano adottate tutte le misure necessarie per fare luce su quanto avvenuto e per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro. L'associazione si dice pronta a portare avanti la sua battaglia anche in sede legale, se necessario, per assicurare che i lavoratori ricevano il trattamento che meritano e che sia ripristinata la giustizia all'interno dell'Autorità di Sistema Portuale.

 

In conclusione, il Codacons sollecita una rapida risposta da parte del Ministero dei Trasporti, auspicando che le autorità competenti possano agire con celerità per ripristinare la giustizia e l'equità per tutti i lavoratori coinvolti. 

 

Il futuro del sistema portuale della Sicilia Orientale dipende anche dalla capacità di garantire un ambiente lavorativo giusto e rispettoso dei diritti di tutti.


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