È una storia assurda, di quelle ormai note a Catania dove non si riesce a realizzare in modo degno un progetto di qualsiasi natura.
Per non dire del porto che non potrebbe essere in condizioni peggiori di quello che è.
Eppure vengono bellamente, ed inspiegabilmente, invitati nelle massime sedi istituzionali o da organizzazioni di vario tipo a presentare surreali masterplan e fantomatici reading di opere che avrebbero dovuto realizzare anni prima e di cui non si ha traccia reale, anche qui con immancabili foto ricordo e comunicati roboanti.
Ma su questi temi torneremo presto, come del resto ce ne occupiamo da anni trovandoli ad ogni articolo peggiorati.
La notizia di oggi è invece la prima di una serie di puntate che si annuncia sin d'ora tanto lunga quanto intrigante: il modo in cui le varie amministrazioni hanno speso centinaia di milioni, in realtà miliardi, di fondi pubblici di varia natura senza che ci sia traccia delle opere che dovevano realizzare.
Eppure, questo il mistero tra i misteri, è tutto speso e rendicontato: tra digitalizzazioni fantasma, smart cities immaginarie, semafori volanti e via cantando.
Quello di cui scriviamo oggi non è neanche il più oneroso, ma di certo con i suoi 2,6 milioni magari qualche più utile e soprattutto concreto asilo nido ci sarebbe anche uscito.
Si tratta del Museo Egizio, il fantomatico Museo Egizio che doveva sorgere in via Crociferi e di cui abbiamo scritto più volte, palesando le nostre perplessità sin dall'annuncio: facili profeti.
Le fanfare cominciarono nel 2016, con le solite foto di rito ed i giubilanti comunicati, mentre veniva addirittura annunciata l'inaugurazione nel 2017: siamo quasi nel 2025…
L'operazione faceva parte di un bel pacchetto di altre trovate, tutte dello stesso periodo e di cui ci occuperemo nelle prossime puntate:
Insomma, circa sei milioncini, tanto per gradire, e riguardano solo alcuni dei progetti facenti parte dei PON Metro, in realtà i “progetti” sono centinaia per centinaia di milioni, probabilmente se si sommano le varie misure arriviamo a miliardi.
Torniamo al Museo Egizio che dal 2016 non c'è.
Dei previsti 2,6 milioni per il Museo che non c'è risultano già spesi e rendicontati al 31 agosto 2024 ben 742 mila euro:
Pur “iniziati” nel 2016, questi lavori per il fantomatico “Museo Egizio che non c'è” sono stati pagati, per i 742 mila euro rendicontati sino al 30 agosto 2024, tra il 2021 ed il 2023:
Tanto per dire, tra i progetti attualmente in corso da anni, quasi un decennio ci sono anche questi: per le prossime puntate
Intanto noi lanciamo un appello, magari per capire cosa di “egizio” abbiano fatto con questi 742 mila euro dei catanesi: se qualcuno tra una buca ed una ciclabile trova una mummia, ci mandi una mail.
Per favore.
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