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Prosegue lo scontro istituzionale con replica e contro replica tra il Presidente e i Candidati per il Rinnovo

28-08-2024 06:30

redazione

Cronaca, Focus, Sanità,

Prosegue lo scontro istituzionale con replica e contro replica tra il Presidente e i Candidati per il Rinnovo dell'Ordine degli Infermieri di Catania

Riceviamo e, integralmente, pubblichiamo

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Il rinnovo del Consiglio Direttivo dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Catania ha innescato un acceso scontro tra il Presidente uscente Carmelo Spica e il gruppo di candidati della lista "Ordiniamoci", supportati da rappresentanti del sindacato infermieristico Nursind. 

 

Ce  ne siamo già occupati e adesso arrivano repliche e contro repliche cui è opportuno dare spazio per mantenere l'attenzione su un settore particolarmente delicato del complicato mondo della Sanità, che di problemi ormai ne ha più di quanto sostenibile.

 

Al centro del dibattito in questione emergono accuse di gravi irregolarità nella gestione delle elezioni, con critiche che spaziano dalla tempistica delle convocazioni elettorali all'accesso alle procedure per la presentazione delle liste.

 

Il Presidente Spica ha replicato alle critiche tramite un comunicato ufficiale, in cui difende la legittimità delle sue azioni e denuncia comportamenti ostruzionistici da parte dei suoi oppositori​. 

 

Tuttavia, la risposta del gruppo "Ordiniamoci", sostenuta da Nursind, evidenzia anomalie e ambiguità nelle procedure elettorali, mettendo in discussione la trasparenza del processo e accusando il Presidente di abuso di potere​.

 

Questo scontro si è tradotto in una battaglia legale e mediatica che minaccia di compromettere l'integrità delle elezioni, attirando l'attenzione dell'opinione pubblica e delle autorità competenti. 

 

La situazione rimane tesa, con entrambi gli schieramenti determinati a far valere le proprie ragioni, mentre gli infermieri della provincia di Catania attendono che venga garantita la correttezza del voto.

 

A seguire, per come ci sono giunte, le note del presidente uscente dell'OPI Carmelo Spica e quella del sindacato Nursind che sostiene la lista “Ordiniamoci”:

In merito agli articoli di stampa afferenti le elezioni per il rinnovo degli organi dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Catania, pubblicate dalle Vostre Spett.li Testate giornalistiche nei giorni scorsi, al fine di ristabilire la verità dei fatti, Vi pregherei di precisare quanto segue:

Le elezioni sono state indette, con convocazione della prima Assemblea elettorale per l’ 1 settembre 2024, nel rispetto più rigoroso dei termini di legge, mediante deliberazione del Consiglio Direttivo del 29 luglio 2024 (la normativa di settore impone che la delibera di convocazione debba essere assunta almeno trenta giorni prima dell’Assemblea);

la indizione delle elezioni, con la relativa convocazione dell’Assemblea elettorale, è una prerogativa assegnata dalla legge al Presidente uscente e la determinazione del Presidente viene trasfusa in una deliberazione del Consiglio Direttivo al solo fine di assumere l’impegno di spesa per i necessari incombenti;

in materia(indizione delle elezioni) il Consiglio Direttivo non ha potere decisionale, rimesso al Presidente uscente, e si limita a prendere atto della determinazione del Presidente, ragion per cui è pretestuosa e speculativa ogni critica o accusa relativa al difetto di specificità dell’ordine del giorno del Consiglio Direttivo del 29 luglio 2024, che, comunque, prevedeva la programmazione delle attività dell’Ordine per il mese di settembre (come è noto, l’ordine del giorno ha la funzione di informare preventivamente i Consiglieri per discutere e deliberare su materie rimesse alla competenza del Consiglio Direttivo, ma non svolge alcuna funzione nel caso in cui – come quello in esame – il Consiglio Direttivo è chiamato soltanto a prendere atto di una decisione rimessa alla esclusiva determinazione del Presidente);

la convocazione dell’Assemblea elettorale, sempre nei termini di legge (venti giorni prima della data stabilita per l’Assemblea elettorale), è stata spedita a tutti gli iscritti (circa 6.400 infermieri) con posta prioritaria in data 12 agosto 2024 e ricevuta dagli interessati il giorno successivo, tanto che – come appare negli articoli delle Vostre Spett.li Testate giornalistiche – il giorno 13 agosto 2024 numerosi esponenti della lista Ordiniamoci, con contegni ed atteggiamenti (poi proseguiti anche nei giorni successivi) degni di valutazione in separata sede, hanno letteralmente assediato gli uffici dell’Ordine, costringendo l’impiegata a chiedere il supporto delle forze dell’ordine per garantire la sua sicurezza e per poter chiudere l’ufficio (con tre ore di ritardo rispetto al suo consueto orario di lavoro). Risulta, pertanto, speciosa e pretestuosa ogni illazione relativa al fatto che la convocazione non sia stata inviata tramite posta certificata, ma mediate posta prioritaria (mezzo consentito dalla legge in alternativa alla posta certificata);

il Presidente uscente, unico soggetto abilitato dalla legge alla autentica delle firme degli aspiranti candidati e dei sostenitori di lista, al fine di procedere con ordine ed evitare la bagarre creata ad arte da numerosi sostenitori della lista Ordiniamoci, ha programmato orari e giornate per espletare la sua funzione e, a richiesta di alcuni iscritti e di alcuni stessi esponenti della lista Ordiniamoci, ha senza alcuna remora fissato nuovi orari e prolungato quelli già programmati originariamente per consentire a tutti i richiedenti di partecipare alla competizione elettorale;

solo la superficialità ed il pressappochismo degli esponenti della lita Ordiniamoci (bravissimi a creare disordini e a presentare denunce ed esposti a destra e a manca, ma incapaci ad organizzare la presentazione di una lista nel rispetto della legge) ha loro impedito di completare le procedure preparatorie per la partecipazione alla competizione elettorale.

Ma di ciò possono dolersi soltanto con loro stessi.

Nel ringraziarVi per lo spazio, spero adeguato, che vorrete assegnare alla presente nota, concludo senza entrare nel merito della veridicità delle circostanze e dei fatti, gratuitamente denigratori per l’Ordine e per il suo Presidente, rappresentati alla Vostre Spett.li Testate giornalistiche dagli esponenti della lista Ordiniamoci.

La presentazione di esposti e denunce di cui si non si conosce allo stato il tenore e la ferma volontà dell’Ordine di procedere a sua volta ad investire la competente Autorità Giudiziaria della valutazione di tali fatti e circostanze, impedisce al sottoscritto di affrontare l’argomento in questa sede, riservando i necessari approfondimenti presso le competenti sedi. 

 

Il Presidente

Carmelo Spica


In merito al comunicato stampa del Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Catania, ritengo doveroso, nella mia veste di Vicesegretario Nazionale del Nursind, il più grande sindacato infermieristico d’italia e candidato nella lista Ordiniamoci, rispondere punto per punto per fornire un quadro più chiaro e completo della situazione che il presidente dell Ordine di Catania a mio parere ha contribuito a rendere più confusa e unica su tutto il territorio Nazionale.

 

Punto 1: sull’indizione delle elezioni
Siamo perfettamente a conoscenza di quando sono state indette le elezioni. 

Tuttavia, mi permetto di obiettare sul "rigore" dichiarato dal Presidente. 

Né la delibera di indizione, né la convocazione per la delibera di indizione risultano essere state fatte nei termini di legge. La precisione in tali procedure è essenziale, e in questo caso sembra mancare quella attenzione necessaria in contesti tanto delicati.

 

Punto 2: sulle prerogative del presidente uscente
L’interpretazione giuridica fornita dal Presidente è alquanto ambigua, suggerendo che il Presidente possa indire le elezioni a suo piacimento, bypassando il Consiglio Direttivo. 

È fondamentale ricordare che il Presidente rappresenta un organo collegiale, ossia il Consiglio Direttivo. 

Pertanto, la convocazione avrebbe dovuto riportare all’ordine del giorno l’indizione delle elezioni, e non una generica dicitura come "attività mese di settembre". 

Le elezioni non sono una semplice attività, ma l’espressione di un diritto costituzionale. 

Invito il Presidente a rileggere il regolamento pubblicato sul sito della Federazione, che potrebbe essergli sfuggito.

 

Punto 3: Sulla convocazione delle Elezioni
Con serenità posso affermare che quanto dichiarato dal Presidente è contrario ai fatti. 

La normativa, che il Presidente conosce molto bene, prevede che la spedizione della convocazione avvenga via PEC, non per posta prioritaria, quest'ultima da utilizzarsi solo in via residuale, come chiaramente indicato nel regolamento. 

Inoltre, a partire dal 13 agosto, il Presidente avrebbe dovuto rendersi reperibile per il deposito della documentazione e/o l'autentica delle firme. 

I fatti, tuttavia, raccontano una storia diversa. 

Appena siamo stati informati dai colleghi dell'arrivo delle lettere prioritarie (non perché le avessimo ricevute noi), abbiamo cercato di contattare il Presidente, il quale non ha risposto alle chiamate telefoniche. 

Di conseguenza, ci siamo recati presso gli uffici dell’Ordine: dopo aver suonato, siamo stati fatti entrare, ma invece di ricevere supporto, ci è stato detto di tornare il 19 agosto per le autentiche! 

Come se non bastasse, le elezioni sono state indette a ridosso di Ferragosto (a pensar male si fa peccato) e gli appuntamenti per la documentazione (autentiche e presentazione della lista) sono stati fissati quasi alla scadenza dei termini. 

Solo l'intervento della polizia ha indotto il Presidente ad anticipare di un solo giorno effettivo(17 e 18 era domenica e siamo tutti al mare).

 

Punto 4: Posta prioritaria in alternativa alla PEC
In merito a questo punto, il Presidente sembra confondere i termini “alternativa” e “residuale”. 

Tuttavia, sarà compito degli organi competenti fare chiarezza.

 

Punto 5: sulla disponibilità del presidente
Nei dieci giorni disponibili, sono state programmate solo 12 ore complessive per l'autentica delle firme, distribuite su 5 giornate effettive di apertura (poco più di due ore giornaliere). 

La lentezza del processo era tale da ricordare una "corsa del bradipo": mentre da un notaio siamo riusciti ad autenticare 60 firme in tre ore (per una lista poi esclusa perché secondo il presidente il notaio non può autenticare), il Presidente ne autenticava poco più di 20 nello stesso lasso di tempo. 

Sarebbe interessante sapere quale trasparenza è stata garantita nelle prenotazioni per le autentiche, dato che i sostenitori della lista del Presidente sembravano sempre avere la precedenza. 

Va inoltre precisato che l’OPI di Firenze e Pistoia, il più grande d’Italia, in pochi giorni ha accettato due liste e ben 32 candidature senza la firma in presenza di nessuno, come previsto da un autorevole parere della Federazione Ordini degli Infermieri.

 

Punto 6: sulla superficialità e il pressappochismo
L’affermazione del Presidente è talmente puerile che non vale la pena di rispondere. 

Rende inutile ogni ulteriore commento e si qualifica da sola.

 

Concludendo:
Vorrei infine precisare che i fatti e le circostanze che ho descritto possono essere confermati da decine di testimoni provenienti da tutta la provincia di Catania, che sono stati trattati dal Presidente uscente (e rientrante) in maniera, a mio parere, indecorosa poiché la foto pubblicata sulle testate è riferita al 14 e non al 13 come vorrebbe far credere il presidente in orario di apertura degli uffici, poiché alla vigilia di ferragosto lui non c’era e la segretaria rispondeva solo al citofono per le prenotazioni effettuate sotto il sole della calura estiva .

In conclusione, comprendo l'attaccamento del Presidente al suo ruolo. Probabilmente, senza questo incarico non saprebbe come impiegare il proprio tempo, sentendo quindi la necessità di trovare qualcosa con cui occuparsi si è confuso un po ' rendendo la realtà oltremodo mistificata..

Ringraziandovi per l'attenzione e lo spazio che vorrete dedicare a questa mia, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.

 

Cordiali saluti,
Dott. Salvatore Vaccaro

Vice - Segretario Nazionale Nursind


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