Dopo il caro benzina, il caro bollette e il caro voli, arriva il caro diario, non quello di Nanni Moretti, ma proprio il rincaro dei prezzi di tutto il materiale scolastico.
Il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) dichiara come tra:
- Libri
- Quaderni
- Diari
- Cancelleria varia
- Iscrizioni
- Zaini
- Etc.
la spesa complessiva per l’anno 24/25 potrebbe arrivare a 1.300 euro ad alunno; senza considerare le spese extra, parliamo solo e soltanto di materiale base.
L’occhio, come sempre, vuole la sua parte.
Perché sa da un lato le aziende rincarano i prezzi, i giovani studenti sono poco interessati a come queste griffino i loro prodotti per aumentare il profitto.
Zaini Juventus, diari Nike, carpette dell’Inter, astucci SudPress (magari).
Scherzi a parte, con una rapida occhiata su internet si può notare che prezzi ci sono in giro e, soprattutto, la fantasia che hanno certi produttori di quello che dovrebbe rappresentare un luogo il più sterile possibile dai brand.
Ma ci torniamo dopo su questo.
I negozi, quindi, e sempre secondo il Codacons, aumentano i prezzi fino al 15% rispetto allo scorso anno.
Anche i libri diventano prodotti di lusso e, come sempre, la cultura diventa una merce per pochi.
Anche qui, ci sarebbe da aprire una parentesi su come vengono aggiornati i testi (sperando di tornarci più avanti) e le modalità con la quale vengono stabiliti i prezzi: secondo il presidente di SIL (sindacato librai e cartolibrai), il vero problema è il tetto di spesa imposto dal Ministero per l'acquisto dei testi scolastici, che non viene aggiornato dal 2012.
Questa situazione obbliga gli istituti a compiere scelte molto discutibili che minano la futura competenza dei ragazzi, come ridurre l'acquisto di alcuni libri.
“Usiamo i testi digitali così si risparmia sui costi di stampa”
Bellissima idea, certo, se non per il fatto che il mercato dei libri scolastici digitali rappresenta appena l'1% della totale biblioteca scolastica.
Per quanto riguarda il brand degli articoli scolastici, il genitore dev’essere libero di acquistare per il proprio figlio persino un diario incastonato di diamanti, solo, state attenti che ci segnino i compiti, quantomeno.