Sabato 17 agosto, alle ore 10.30 presso il Ristorante Tipico in Piazza Federico di Svevia, 64, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa referendaria per l'abrogazione della ZTL in Piazza Castello Ursino.
Se questa è la notizia cogente, che approfondiamo a seguire, probabilmente l'aspetto più importante di quanto sta accadendo è proprio l'iniziativa in se, cioè il fatto che un gruppo di cittadini si sia autonomamente organizzato per attivare un procedimento di riforma, anzi di abrogazione vera e propria, di decisioni politico-amministrative: è previsto dalle norme, ma non si ha memoria recente di una simile iniziativa e potrebbe rappresentare, al di là del merito della questione ZTL, un'interessante novità per incidere in maniera concreta sull'attività di chi governa la cosa pubblica e che ormai sembra procedere spesso in maniera inconsulta.
Venendo alla questione ZTL o pedonalizzazione in genere del centro storico, è opportuno segnalare che la linea interna alla redazione di questa testata non è univoca: c'è chi contrario e chi favorevole addirittura ad eliminare del tutto il traffico auto privato, quindi diamo la notizia per quello che è e per quello che può comportare come precedente.
La campagna referendaria, promossa dal comitato "ZTL Castello Ursino: la parola ai catanesi", ha ottenuto infatti la formale luce verde dalla commissione speciale di Palazzo degli Elefanti.
Con l'approvazione del quesito referendario, inizierà presto la raccolta delle oltre 7.000 firme necessarie per portare i cittadini catanesi alle urne e decidere sul futuro della ZTL recentemente introdotta dall’amministrazione Trantino.
Le Ragioni del Referendum
Il quesito referendario nasce dalla crescente insoddisfazione di commercianti, residenti e associazioni, che considerano la ZTL una decisione ingiustificata e dannosa. Giuseppe Ferrara, noto blogger catanese e autore del popolare canale TikTok "Cronache Catanesi", è uno dei principali promotori dell'iniziativa.
Secondo Ferrara, "chiudere una piazza del centro storico senza motivazioni reali di natura ambientale, economica o di sicurezza" è un atto arbitrario, che richiede una risposta democratica da parte dei cittadini.
L'iniziativa ha raccolto il sostegno di diverse personalità e associazioni, tra cui Giuseppe Leone Pappalardo, segretario provinciale del movimento Pro Italia, che ha evidenziato l'impatto negativo della ZTL sulle attività commerciali storiche della zona. "Non possiamo restare passivi di fronte alla blindatura di un'altra porzione del nostro centro storico", ha dichiarato Pappalardo, criticando l'ecologismo "da salotto" che, a suo avviso, penalizza i cittadini.
Le Critiche alla ZTL
Un altro elemento critico sollevato riguarda l'accessibilità per i disabili. Santo Musumeci, presidente dell’associazione Catania Più Attiva, ha sottolineato come la ZTL sia stata implementata senza tenere conto delle necessità delle persone con disabilità, molte delle quali sono state ingiustamente multate nonostante il possesso di pass autorizzativi.
Lino Giuffrì, segretario dell’Associazione Siciliana Etnea Persone Svantaggiate Invalide (ASEPSI), ha evidenziato l'importanza storica di questo referendum, che sarà il primo abrogativo nella storia di Catania.
Giuffrì ha fatto appello alla partecipazione attiva dei cittadini, affinché la raccolta delle firme possa concretizzarsi in una votazione reale che restituisca ai catanesi la libertà di scelta.
Prossimi Passi
La raccolta delle firme inizierà ufficialmente il 7 settembre, con la possibilità di sottoscrivere il quesito presso banchetti informativi, consigli di quartiere e attraverso SPID.
Nel corso della conferenza stampa, i promotori illustreranno nel dettaglio le motivazioni dell'istanza referendaria e le iniziative che saranno messe in atto contro la ZTL di Piazza Federico di Svevia.
La battaglia per l’abrogazione della ZTL si preannuncia intensa, con un fronte di oppositori determinati a far sentire la propria voce.
Restano da vedere le reazioni dell’amministrazione comunale e dei sostenitori della pedonalizzazione, in una contesa che coinvolge non solo l’organizzazione del traffico urbano, ma anche la visione stessa della città e del suo centro storico.
L’appuntamento, lo ribadiamo, è fissato per sabato mattina alle 10.30 presso il Ristorante Tipico in Piazza Federico di Svevia, 64.
La conferenza stampa rappresenterà il punto di partenza di una mobilitazione cittadina che punta a restituire ai catanesi la possibilità di decidere, anche attraverso lo strumento referendario ed altri di partecipazione diretta, il futuro della loro città.
L'avvio della procedura referendaria è stata infatti preceduta dalla convocazione di una speciale commissione in seno al consiglio comunale per come previsto dallo statuto, cosa che non era mai accaduta prima.
Il verbale della seduta del 8 agosto 2024 della Commissione Speciale del Comune di Catania riguarda, appunto, l'ammissibilità del referendum abrogativo sulla ZTL di Piazza Castello Ursino.
La Commissione ha esaminato il quesito proposto, che chiede l'abrogazione della delibera comunale che ha istituito l'area pedonale "Castello".
Nonostante l'assenza di criteri specifici nel regolamento comunale, la Commissione ha quindi applicato i principi della giurisprudenza costituzionale, concludendo che il quesito rispetta i criteri di omogeneità, chiarezza e completezza.
Il quesito referendario è stato così dichiarato ammissibile all'unanimità, aprendo la strada alla raccolta firme necessaria per la convocazione del referendum.
La decisione della Commissione Speciale del Comune di Catania ha segnato un passo decisivo non solo verso il referendum abrogativo sulla ZTL di Piazza Castello Ursino, ma costituisce un precedente che può rappresentare una decisiva novità per riattivare la partecipazione diretta e popolare dei cittadini alla gestione degli affari pubblici: molto interessante…