Ci fu un fatto che più che buffo definiremo particolare.
Alla fine di aprile, sulla A19, 1800 metri di autostrada vennero riaperti da Renato Schifani (presidente della regione siciliana ed anche commissario straordinario proprio per la "riqualificazione della A19) che, con il suo gotha, decise di inaugurare la straordinaria impresa con grande giubilo.
“Ci aspettiamo che sia completamente sistemata entro il 2026”, dichiarò.
Ora, è facile verificare quanto è lunga la A19, appena 189 km.
Il che significa, ed agevoliamo il calcolo, che Schifani & co. hanno festeggiato lo 0,95% di una strada con un milione di problemi.
“Mancu l'1%” direbbe un qualsiasi matelico catanese.
Ma a parte questa amenità, la Catania - Palermo è davvero un disastro.
Per percorrerla ci vogliono ancora oggi all’incirca 3 o 4 ore se si è fortunati, piena di svincoli, biforcazioni, immissioni in autostrada dove esci - rientri - esci - rientri - etc.
In foto si documenta facilmente in che situazione è la Catania - Palermo e, se può essere un plus, questo articolo è stato scritto proprio su un autobus, costretto ad andare a 50km/h per circa 40 minuti sulla tratta di Resuttano.
Quanto tempo a disposizione per poterlo scrivere, ci sono viaggiatori che si laureano, alcune partoriscono, altri ci muoiono direttamente.
Ormai siamo assuefatti, ci mettiamo il cuore in pace e portiamo una Settimana Enigmistica per passare quelle 4 orette per fare meno di 200km.
Ma festeggiare lo 0,95% di una strada che da 10 anni non funziona, non sembra leggermente patetica come cosa?
Da un comunicato del 21 giugno apprendiamo:
“A19, senso unico alternato nei pressi della Galleria Tremonzelli ma i lavori si faranno solo di notte.”
Ma ci si può ridurre sempre in estate e sempre in emergenza per fare i lavori?
Il perché dei lavori notturni è presto spiegato: i turni di notte costano molto di più e quindi giustificarli in un bilancio viene molto più semplice rispetto a dei lavori diurni “normopagati”.
I turni di notte sono emergenze, quelli diurni, no.
E sappiamo bene come la Sicilia viva sulle emergenze.
Perché d’estate?
E perché tutto viene fatto all’ultimo secondo per farci cuocere lentamente come uno stinco di maiale in autostrada.