Nel corso di un’estate che si prospetta già caldissima, Catania vuole senz’altro confermarsi come il palcoscenico ideale per ospitare musica, eventi e cultura.
“Far diventare Catania come una Edimburgo del sud”: è questo, in sintesi, l'ambizioso obiettivo che il sindaco della città, Enrico Trantino, annuncia direttamente dalla Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti, in Piazza Duomo, al via della conferenza stampa del 20 giugno dedicata alla presentazione ufficiale del "Catania Summer Fest 2024”.
Dopo la proiezione di un breve spot, impreziosito dai saluti di personalità come Ariete e Massimo Ranieri, il primo cittadino delinea il ricco programma dell’attesissimo “Catania Summer Fest 2024” insieme agli assessori, ai consiglieri e al Capo di Gabinetto del comune Giuseppe Ferraro nonché al Direttore della Cultura, Paolo Di Caro, e al rappresentante per AssoConcerti, Nuccio La Ferlita.
Grazie al recente rinnovamento, oggetto di pubblico interesse e critica, il ruolo di grande protagonista spetterà indubbiamente alla Villa Bellini: l’allestimento dell’arena-teatro all’interno del piazzale delle Carrozze permetterà, infatti, di accogliere circa 5.000 spettatori e la musica sia delle “nuove leve” sia di artisti navigati del panorama musicale, nazionale ed internazionale: da Il Volo a Tony Hadley, da Annalisa a Fiorella Mannoia, da Gazzelle a Francesco De Gregori.
La soddisfazione di aver costruito “uno dei cartelloni più importanti del Meridione”, com’è stata definita questa serie di grandi eventi, non lascia però spazio al potersi adagiare sugli allori: sono tanti i progetti in corso di ideazione, annuncia il primo cittadino a conclusione della conferenza stampa, e tanti saranno i luoghi di interesse della città di Catania che andranno riqualificati o maggiormente evidenziati.
Sorprendente e piacevole vedere due artisti che, diciamo, sono un po' degli outsider rispetto a quelli che sono gli standard mainstream che troviamo a questo tipo di eventi. Parliamo della CCCP e di Alice.
CCCP ed Alice, sebbene a prima vista possano sembrare appartenenti a mondi musicali (ed estetici) differenti, hanno in realtà significative assonanze, mostrando un terreno comune di sperimentazione, profondità tematica e una ricerca continua di nuovi linguaggi espressivi, questo grazie ad un unico massimo divisore tra loro: Franco Battiato.
I CCCP, fondati nel 1982 da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni in un bar di Berlino Est, incarnarono lo spirito del punk italiano con un approccio unico che univa elementi di rottura e testi profondamente politici e filosofici.
La loro musica era caratterizzata da una critica feroce alla società contemporanea, un'estetica sconvolgente (pensiamo a Fatur) e una costante ricerca di autenticità.
Canzoni come “Mi Ami?”, "Curami", “Io sto bene” e “A Ja Lijubliju Sssr” sono diventate emblematiche per la loro capacità di combinare sonorità abrasive con testi politici e antiradio.
Una volta conclusosi il capitolo CCCP, entra in gioco la CSI, sempre del Ferretti, ed è impossibile non pensare all'album “Linea Gotica” e la loro cover di “E ti vengo a cercare”, scritta da Battiato.
Alice, si distinse per il suo stile pop sofisticato e per la sua voce unica ed aggressiva, capace di cantre stili musicali diversissimi tra loro. Dopo il successo al Festival di Sanremo del 1981 con "Per Elisa", scritta da Battiato. La sua musica, sebbene radicata nel pop, spesso si avventurava in sonorità più sperimentali e testi poetici e profondi.
Insomma, senza essere troppo mielosi, se su quel palco ci sono sia la CCCP che Alice, spiritualmente, c'è anche Franco Battiato.