Era l'8 dello scorso giugno quando abbiamo dato una notizia che sembrava banale in una città che è il regno delle buche stradali.
Non era banale perché in effetti nella mattina del 7 si era aperta una voragine di diversi centimetri in uno dei crocevia più trafficati, tra il viale Vittorio Veneto e la circonvallazione.
Nell'articolo fummo maliziosi perché collegammo il fatto alla conferenza stampa di presentazione dell'operazione “Semafori Intelligenti”, che se fossero davvero tali rappresenterebbero una delle poche cose con una simile qualità da queste parti.
E lo collegammo anche alle centinaia di milioni di euro che varie amministrazioni etnee hanno speso per alcuni “progetti” che promettevano cose intelligentissime, “smart” addirittura, e di cui non si ha praticamente traccia: ma ci stiamo per tornare. Centinaia di milioni.
Ora alcuni progetti sono stati affidati dal comune alla società in house AMTS, diventata “soggetto attuatore” e che recentemente ha speso decine di migliaia di euro per “celebrare” i suoi 60 anni, è la moda del momento spendere soldi pubblici per auto-celebrazioni di ogni tipo: abbiamo fatto un accesso agli atti ma ancora non ci hanno risposto.
Torniamo alla voragine aperta in viale Vittorio Veneto: da un mese hanno buttato alcune transenne e, bontà loro, un segnale di pericolo.
Nel frattempo, per l'intero periodo, la carreggiata è dimezzata ed in uno snodo cruciale, aumentando i tempi di percorrenza che già in genere non sono pochi.
In attesa che qualcuno spieghi per quale motivo quel tratto di strada sembra poggiare pericolosamente sul vuoto e magari provi a dargli una sistemata, c'è chi vi ha trovato una qualche utilità:
Si comincia a gettarvi la spazzatura, e magari spingendo spingendo si può arrivare a riempire fino al corso Italia, o se ci si impegna un tantino forse anche direttamente al mare. Tanto ormai.
Così in un colpo solo, oltre alle ciclabili in salita, realizzano anche percorsi estremi all'ultimo sangue e risolvono quel problemino della discarica che chiudono, riaprono, richiudono, riaprono: a colpi di deroghe alle leggi e proroghe di termini.
Non riescono a riparare una buca, però si divertono un sacco a ballare davanti al Castello Ursino.
Leggi anche: