Ma se è tutto vero quello che scriviamo, com'è possibile che…
Giusto ieri abbiamo raccontato della singolare targa bronzea affissa nel terminal dell'aeroporto di Catania con le firme congiunte dell'amministratore delegato della SAC il top manager Nico Torrisi e del suo “controllore” Pierluigi Di Palma presidente ENAC: difficilmente se ne vedrà una simile con la firma dell'ex presidente dell'AST Gaetano Tafuri, che per un certo periodo ha gestito l'aeroporto di Lampedusa.
Già l'anno scoro, ad agosto, abbiamo infatti scritto del durissimo scontro che ha opposto l'avvocato catanese ai vertici di ENAC, con tanto di registrazioni telefoniche e denunce incrociate che finora vedono prevalere nettamente Tafuri, che intanto è stato recentemente prosciolto dalla denuncia di ENAC per diffamazione: segno che evidentemente le sue “perplessità” erano più che fondate.
Al centro della querelle Tafuri-ENAC l'affidamento della gestione del servizio carburanti presso lo scalo di Lampedusa ad una società privata che presso altri scali a noi noti ha analoghi interessi.
Tafuri, al momento di assumere la gestione dell'aeroporto, rilevò notevoli problemi che minavano la sicurezza dello scalo e li sottopose all'ente di controllo, l'ENAC appunto.
Da quel momento comincia una vera e propria disfida, con Tafuri, questo il suo racconto cristallizzato in più denunce ed altrettante indagini, sottoposto a pesantissime pressioni sino alla sua rimozione espressamente richiesta dai vertici ENAC.
Tutto registrato, telefonate ed audizioni parlamentari comprese.
Ieri l'ulteriore sviluppo con un'inchiesta della trasmissione RAI di Marco Damilano “Il Cavallo e la Torre” firmata da Giuseppe Ciulla.
L'inchiesta è intitolata niente meno che “Bomba”, e nella presentazione si legge: “C'è un'isola di 20 chilometri quadrati, 5000 abitanti, di cui parliamo spesso. Lampedusa è il cuore del Mediterraneo. Oggi ne parliamo per un intreccio di potere e di affari che coinvolge l'Enac, l'Ente nazionale dell'aviazione civile, l'autorità italiana che controlla il traffico aereo civile sull'intero territorio nazionale.”
Marco Damilano, in questo contesto, accenna tra l'altro ad un'inchiesta per corruzione condotta dalla procura di Agrigento che coinvolgerebbe gli attuali vertici di ENAC.
Insomma, ce n'è abbastanza per guardare il video…
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Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!