Ma se è tutto vero quello che scriviamo, com'è possibile che…
In questi ultimi tempi stiamo dovendo occuparci con rinnovata intensità su quanto accade alla SAC e dintorni: perché è davvero pazzesco, e basta scorrere gli articoli in calce per farsene un'idea.
Idea che è chiara a tutti tranne a chi dovrebbe intervenire, evidentemente è ancora a Berlino.
O magari peggio, un giorno si saprà: come sempre.
Ce ne siamo occupati non soltanto per l'ultima sentenza, stavolta civile dopo tutte quelle penali, in cui l'ennesimo giudice del Tribunale di Catania ha chiaramente affermato la piena verità di quanto scriviamo ormai da anni: evidentemente il problema non è tra chi giudica ma in qualche altro piano.
I fatti più rilevanti degli ultimi giorni hanno riguardato l'ente proprietario e controllore della SAC, la Camera di Commercio del Sud Est in cui il commissario Straordinario nominato da Schifani/Tamajo, l'ex presidente del carnevale di Acireale Antonio Belcuore, ha annullato la procedura di elezione degli organi camerali e quindi resta lui al comando: altra storia pazzesca.
Prima ancora c'era stata la bella cerimonia per l'anniversario più inutile che si possa immaginare, il centenario non si è capito bene di cosa, che comunque è costato circa 200 mila euro.
In quella circostanza l'episodio più commovente e significativo, alla presenza del sindaco della città di Catania e socio SAC Enrico Trantino: il momento dello svelamento della targa commemorativa.
Una meraviglia di targa bronzea che porta le firme non del presidente/rappresentante legale della SAC, la pensionata di Caltanissetta Giovanna Candura.
Porta invece le firme del noto top manager amministratore delegato Nico Torrisi (a destra) e quella preziosissima del presidente dell'ENAC Pierluigi Di Palma (a sinistra).
La foto di copertina è un chiaro e dichiarato fotomontaggio, ma le mascherine (foto di repertorio tratta da Italiavola in cui i due erano con l'allora presidente SAC l'agricoltore Gambuzza) sono perfette per ricordare a tutti le emergenze, cosa che non guasta: ogni occasione è buona per ricordare i pericoli. Pubblici.
In ogni caso, la targa è una meraviglia, una sintesi plastica di quanto accade: controllore e controllato, Torrisi e Di Palma, suggellati in aeternum in targa bronzea, uniti forever, per la gioia dei milioni di passeggeri che li ringrazieranno per lo stato di efficienza dello scalo etneo di cui i due campioni sono responsabili e protagonisti.
E veniamo, finalmente proprio a questo singolar connubio.
Ad ogni aumento di passeggero, ed abbiamo abbondantemente superato i 10 milioni, arrivano comunicati giubilanti, come se fosse merito loro e non del fatto che non c'è altro modo di arrivare da queste parti.
Senza considerare che ogni passeggero in più rappresenta un vero e proprio capo d'accusa contro l'inadeguatezza di chi gestisce l'aeroporto senza aver fatto praticamente nessuno degli investimenti imposti dall'atto di concessione governativa, al netto dell'incendio da cui è passato un anno e ancora, sempre dal solito piano del solito palazzo, non si sa nulla. A meno che non abbiano archiviato parimenti con discrezione: non sarebbe la prima volta.
Abbiamo spulciato qualche documento, per quanto siano confusamente assemblati ed ancora più misteriosamente archiviati tra gli angoli più oscuri del web.
Ma qualcosa abbiamo trovato, che come sempre alleghiamo in calce, e ci ragioniamo con i nostri lettori, molti dei quali non bestemmiano solo per creanza ogni volta che si trovano dalle parti del Fontanarossa.
Vediamoli questi documenti, anche se non occorrerebbe fare tutti sti calcoli cervellotici, il dato si può ricavare in maniera eminentemente empirica, visiva: basta prendere un volo qualsiasi per rendersi conto di come sia un aeroporto del tutto inadeguato, come del resto si evince dai commenti sui social e dai risultati pubblicati dalle agenzie indipendenti.
I più importanti tra i vari atti sono il Master Plan 2030, che non si capisce bene quanto è costato, ed il report annuale degli investimenti.
Quello di sintesi è il report annuale sugli investimenti degli aeroporti italiani emanato da ENAC, l'ultimo disponibile si riferisce al 2022 ed i dati relativi alla SAC di Catania si trovano a pagina 56:
Quindi, la SAC di Catania gestisce l'aeroporto di Catania, che è demaniale cioè dello Stato, in base ad una convenzione firmata nel maggio 2007 e che lo concede per i successivi 40 anni sulla base di rigorosissimi obblighi, i principali dei quali riguardano proprio gli investimenti necessari ed obbligatori per rendere lo scalo adeguato al numero di passeggeri previsto, al netto quindi di inspiegabili incendi che non potevano accadere.
E a che punto siamo rispetto agli investimenti su cui si dovrebbe basare il mantenimento della concessione?
Quindi nel periodo 2017/2022 i top manager della SAC si erano impegnati ad effettuare investimenti strutturali, al netto quindi delle migliaia di consulenze ed altre amenità varie per centinaia di milioni di euro con affidamenti diretti, per ben 144 milioni di euro.
Ma quanti ne hanno realizzati in realtà?
Quindi, proviamo a riepilogare.
Il documento "Report degli investimenti 2022" offre una panoramica dettagliata sugli investimenti programmati e realizzati da SAC per l'Aeroporto di Catania Fontanarossa per il periodo 2017-2022. Ecco un riepilogo dei dati principali:
Investimenti Programmati (2017-2022)
Infrastrutture di volo: 22.469 K €
Terminal e PUA: 45.743 K €
Altri edifici: 4.673 K €
Reti e impianti: 27.779 K €
Sistemi di accesso viabilità e parcheggi: 20.076 K €
Security: 4.687 K €
Piano delle manutenzioni straordinarie: 8.376 K €
Altri interventi: 1.503 K €
Piano tutela ambientale: 2.699 K €
Forniture: 5.991 K €
Totale autofinanziato: 144.001 K €
Investimenti Realizzati (2017-2022)
Infrastrutture di volo: 4.278 K €
Terminal e PUA: 932 K €
Altri edifici: 976 K €
Reti e impianti: 102 K €
Sistemi di accesso viabilità e parcheggi: 254 K €
Security: 175 K €
Piano delle manutenzioni straordinarie: 110 K €
Altri interventi: 161 K €
Piano tutela ambientale: 196 K €
Forniture: 1.032 K €
Totale autofinanziato: 8.216 K €
Masterplan 2030
Il documento "Masterplan Fontanarossa 2030", aggiornato nel 2019, descrive la pianificazione a lungo termine per l'aeroporto, che include una serie di progetti infrastrutturali previsti fino al 2030. Questi progetti comprendono l'espansione delle strutture esistenti e la costruzione di nuove infrastrutture per migliorare la capacità e l'efficienza operativa dell'aeroporto.
Almeno quello che hanno in mente.
Concessione ENAC
La concessione, approvata con il Decreto Interministeriale n. 139/T del 13 settembre 2007, assegna a SAC la gestione totale dell'aeroporto di Catania Fontanarossa per una durata di 40 anni, dal 2007 al 2047.
Questa concessione include obblighi specifici per gli investimenti infrastrutturali e il mantenimento degli standard operativi e di sicurezza.
In sintesi, gli investimenti della SAC di Catania per l'aeroporto di Fontanarossa sarebbero stati pianificati, ma mostrano un significativo gap tra gli importi programmati e quelli effettivamente realizzati.
Il Masterplan 2030 rappresenta una roadmap ambiziosa per il futuro, mentre la concessione ENAC stabilisce un quadro regolamentare chiaro per la gestione e lo sviluppo dell'aeroporto.
È quindi possibile, sulla base dei documenti pubblici rinvenuti, quantificare in termini percentuali quanto SAC ha realizzato rispetto al programmato e promesso in sede di convenzione di cui l'ENAC, ancora guidata dal co-targataro Pierluigi Di Palma, dovrebbe garantire l'osservanza.
Per quantificare in termini percentuali quanto SAC ha realizzato rispetto al programmato, abbiamo confrontato i dati degli investimenti programmati con quelli realizzati dal 2017 al 2022.
Dati di Investimenti Programmati e Realizzati (2017-2022)
Secondo il "Report degli investimenti 2022", i dati sono i seguenti:
Investimenti Programmati (2017-2022)
Totale autofinanziato: 144.001 K €
Investimenti Realizzati (2017-2022)
Totale autofinanziato: 8.216 K €
Calcolo Percentuale
La formula per calcolare la percentuale realizzata rispetto al programmato è:
Percentuale Realizzata=(Investimenti ProgrammatiInvestimenti Realizzati)×100
Applicando i dati: Percentuale Realizzata=(144.00/8.216)×100≈5.71%
Risultato
SAC ha realizzato circa il 5.71% degli investimenti programmati per il periodo 2017-2022.
Complimenti, davvero.
Soprattutto per top management che sono costati milioni di euro pubblici ed altri milioni hanno conferito in consulenze ed incarichi vari a gente che in un aeroporto forse c'era passata solo per andare in vacanza.
Complimenti anche al medium management, dove si trovano responsabili finanziari, del personale e persino dell'anticorruzione nello stesso ruolo apicale ininterrottamente da oltre 25/30 anni.
Per non dire poi della situazione di Comiso, altro “gioiello” in mano a questi campioni:
Praticamente, lo troviamo a pagina 62 del report, non hanno fatto nulla e nulla se ne sa di quello che intendono fare.
Non sappiamo se il presidente dell'ente controllore ENAC Pierluigi Di Palma ha in mente di firmare qualche altra targa, magari marmorea, anche a Comiso.
In ogni caso, complimenti davvero: a tutti. a controllati e, sopratutto ai controllori.
Trattandosi di importanti enti pubblici strategici, se così stanno le cose, com'è possibile che si consentano gestioni di questo tipo e senza che nessuno ne chieda conto e chi deve lo renda il conto?
A noi non resta che ripetere il refrain: “Ma se è tutto vero quello che scriviamo, com'è possibile che…”
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"SAC Aeroporto di Catania, negato accesso agli atti: Ma non era tutto trasparente?"
Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!