Ormai “Questi sono pazzi” è una vera e propria rubrica che alimentiamo quando si tratta di questioni del governo regionale.
E in questo caso utilizziamo anche la stessa foto del precedente articolo perché i responsabili di quanto sta accadendo sono sempre loro due: Renato Schifani, il presidente della regione siciliana ultimo nella classifica tra tutti i presidenti delle regioni d'Italia, e Giovanna Volo, l'assessore alla salute indagata e con un paio di milioni di euro sequestrati nell'ambito della stessa indagine giudiziaria che ha portato alla sospensione dalle funzioni del commissario straordinario dell'ASP di Catania Giuseppe Laganga Senzio.
Insomma, un bel quadretto di campioni della pubblica amministrazione.
E il punto è infatti quanto sta accadendo proprio all'ASP di Catania, circa 1,3 milioni di utenti, 7 ospedali gestiti, migliaia di dipendenti, miliardi di bilancio: tra le più importanti d'Italia.
Sono passati 15 (quindici) giorni dal provvedimento giudiziario che ha sospeso il commissario straordinario dell'ASP di Catania Giuseppa Laganga Senzio e si è creata una situazione surreale, con tutti che fanno finta di niente, come se niente fosse successo.
A quanto pare Laganga manda telegrammi e certificati medici a giustificare un'assenza che in realtà è determinata da una misura cautelare.
Dal canto suo, sembra che l'ASP non abbia provveduto a recepire l'atto giudiziario di sospensione del commissario, almeno in tal senso non risulta pubblicato nulla all'albo pretorio.
Quindi tutti, dal governo regionale in giù, si stanno comportando come se il commissario fosse bellamente in vacanza e magari nel pieno delle sue funzioni, temporaneamente sostituito da figure che, come abbiamo visto nel precedente articolo, probabilmente non avevano alcuna legittimità prima figuriamoci ora.
Ma mentre “loro”, governo regionale, commissario sospeso e vertici ASP fanno finta di non sapere, altri se ne sono accorti eccome.
La banca tesoriera, ad esempio, ha letto qualche giornaletto ed ha provveduto a ritirare la firma al commissario, per cui tutti i mandati di pagamento risulterebbero bloccati.
Dal canto loro anche i revisori dei conti qualche giornale lo leggono ed hanno rilevato la carenza di poteri in capo a chi si è trovato a fare qualche salto mortale.
Tra gli esiti di questo vero e proprio manicomio, condito da totale irresponsabilità politica ed amministrativa in capo al governo della regione, il fatto che l'ASP non sarebbe in grado di rifornirsi di beni e servizi di prima necessità a discapito dei pazienti che si ritrovano senza presidi sanitari e persino alimentazione speciale.
Il comportamento di tutta questa gente è davvero imbarazzante e sta arrecando danni sempre più insopportabili a questa comunità, che dal canto suo ha la colpa di subire di tutto.
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