Ogni anno, più o meno in questo periodo, la Caritas di Catania presenta i dati dell'anno precedente in merito agli interventi effettuati in città.
Sono numeri.
Orribili, scandalosi, criminali.
Ogni anno peggiori eppure ogni anno immediatamente metabolizzati da una comunità che di tale non ha più niente, in mano ad una banda di cialtroni, da decenni sempre gli stessi, che si alternano da destra o sinistra per lasciare ad ogni cambio una città peggiore, sempre meno degna, sempre meno consapevole di consentire lo spreco e la ruberia di enormi risorse, con il risultato di ipotecare il futuro di quei figli che non vorremmo neanche far protestare.
Una città assurda, tra gente inutile che nella migliore delle ipotesi non conclude niente, con punte di psicopatie pericolose di gente improbabile che arriva a firmarsi targhe in luoghi pubblici che credono loro: incredibile come sia potuto accadere, eppure è accaduto ed accade.
Ogni giorno, impuniti pur nel disprezzo generale che li circonda, continuano inarrestati a far danni.
Un “Sistema” dove la sua classe “dirigente”, chiamiamola così, di politicanti improvvisati e senza scuola, ma anche di professionisti ed intellettuali entrambi sempre a caccia di consulenze e prebende, che non solo non riesce a diminuire le sacche di povertà e disagio, ma anzi le aggrava ogni anno in maniera esponenziale, non è solo incapace e inadeguata, ma il più delle volte colpevole e criminale.
E allora vediamolo questo ennesimo atto d'accusa di chi nel dolore dei più fragili ci vive e convive, ogni giorno.
Questi numeri contati come fossero palline da pallottoliere, ed invece ogni unità è un oltraggio all'umanità, ogni singola unità è una storia di umiliazione, di negazione, di disperazione.
Sono 350 mila gli interventi della Caritas di Catania nel corso del solo 2023: 350 mila storie, ogni giorno diverse anche se molti sono gli stessi che vengono assistiti: perché ogni giorno, ogni panino, ogni pasto ricevuto rinnova il dolore, rinnova l'orrore di avere bisogno della carità degli altri per chissà quale dei mille motivi che conducono alla miseria in una società che gode solo nel mostrare la sua opulenza.
Dove il potere si conquista e mantiene con l'inganno e la spregiudicatezza.
Questi 350 mila interventi, ci dice la Caritas, nell'ultimo quinquennio sono aumentati del 34%, un tasso di crescita pazzesco, forse quasi uguale al all'aumento di 900 al mese che si sono assegnati i parlamentari regionali siciliani, che avevano promesso di restituire ma non se ne è avuta più notizia.
“Catania è sempre più povera” questo rivelano i numeri presentati sabato 18 maggio, al Salone dei Vescovi della Curia Arcivescovile: le richieste di aiuto registrate dai servizi della Caritas diocesana evidenziano una crescita allarmante con 356.259 interventi nel corso del 2023, quasi 13mila in più rispetto al 2022."
Allargando l’analisi al quinquennio 2019-2023, la rilevazione evidenzia in maniera più strutturata le difficoltà economiche e sociali della città attraverso il punto d’osservazione dell’azione della Caritas sul territorio: +119mila interventi tra il 2019 e il 2023, passati da 237mila a 356mila, facendo segnare un +34%.
I numeri esprimono lo spirito di servizio di centinaia di volontari che operano grazie anche all’8xmille alla Chiesa Cattolica e alle donazioni di cittadini, aziende e associazioni del territorio e in profonda interconnessione con le istituzioni e gli altri servizi di aiuto locali.
L’Help Center della Caritas, in piazza Papa Giovanni XXIII, è un pronto soccorso sociale che quotidianamente, festivi inclusi, garantisce ascolto e interventi di supporto a persone vulnerabili per colazione, cena, vestiario, prodotti per l'infanzia, offrendo inoltre servizi igienici e una doccia calda.
In campo, oltre ai servizi a bassa soglia, anche forme di supporto più complesse che si costruiscono su misura in relazione alle esigenze degli utenti per consentire anche opportunità di ripresa autonoma: le accoglienze per donne vittime di violenza con minori, le consulenze dedicate al disbrigo delle pratiche burocratiche, il sostegno economico per il pagamento delle utenze, l’attività di consulenza legale e psicologica e mediazione bancaria tramite il microcredito.
L’impegno dell’organismo diocesano si articola ben oltre i numeri, lo specifica il direttore della Caritas Diocesana, don Nuccio Puglisi: “Quando si percorrono le statistiche della Caritas, annotare numeri e numeri sui nostri taccuini smette d'essere un fatto statistico; assume, invece, la sacralità di un esercizio di lettura spirituale: è come quando segniamo sui nostri quaderni certi versetti della Bibbia, numeri anch'essi, perché sappiamo che lì, in quei numeri che diventano luoghi, fatti, racconti ed esperienze, il Signore vorrà dirci qualcosa”.
I NUMERI IN DETTAGLIO
Nel corso del 2023, l’elemento numericamente più significativo si conferma nella mensa dell’Help Center della Stazione Centrale.
I volontari, operando in gruppi che coprono l’intera settimana, preparano e distribuiscono pasti caldi e altri beni di prima necessità per circa 750 interventi alimentari al giorno (+50 pasti rispetto al 2022), pari a 277.695 all’anno.
Direttamente collegata all’azione della mensa è l’unità di strada che nelle ore serali ascolta, col supporto dei medici volontari, e consegna pasti caldi, coperte e altri beni di prima necessità ai senza dimora per quasi 40mila interventi annui.
Di grande rilievo anche gli aiuti dell’Help Center che raggiungono complessivamente 37.895 unità tra supporti economici (pagamento delle utenze, acquisto di titoli di viaggio), servizi tecnologici (ricarica dello smartphone, prenotazioni online, redazione di curriculum vitae, telefonate, gestione della posta elettronica e/o l’invio email), orientamento presso le strutture di accoglienza e consulenze legali e psicologiche.
Importante anche l’attività del Centro per la Persona con oltre 2.300 docce e distribuzione di vestiario e coperte. Azione sempre più diffusa per la Rete Sanitaria - 168 interventi tra ascolti e distribuzione di farmaci - che da qualche mese è ospitata nella nuova struttura all’interno dei locali dell’Help Center.
Prosegue l’azione determinante del microcredito con 808.700 euro di erogazioni tra il 2011 e il 2023 e l’attivazione, lo scorso anno, di un nuovo progetto dedicato alle donne vittime di violenza. Gli altri servizi comprendono il centro di ascolto diocesano, il gruppo appartamento (“Casa Sant’Agata”), la collaborazione con le istituzioni per gli sbarchi.
IL PROFILO DELL’UTENTE MEDIO: ITALIANO E CON FIGLI
Sono stati 4.401 gli utenti registrati dal Centro di Ascolto nel 2023 (+605 rispetto al 2022).
Da un’elaborazione dei dati registrati tramite il sistema OspoWeb di Caritas Italiana emerge che mediamente si tratta di uomini (72%), italiani (50%), con figli (51%) nella fascia di età compresa tra 25 e 54 anni (63%).
Ora, a questa organizzazione, la Caritas, come a tutte le altre che operano sul territorio, ai loro incredibili volontari, non servono certo i nostri ringraziamenti o i nostri attestati di stima: è tutta gente straordinaria che merita molta più riconoscenza di quella che ottengono da istituzioni cannibali e da una società ormai assuefatta.
Allora gli offriamo la nostra vergogna per il dolore che devono affrontare ogni giorno; e gli offriamo anche le nostre piccole battaglie nei confronti di un sistema che ha distrutto la nostra umanità, ma che non ci vedrà mai rassegnati.