L'ultima volta che ci è capitato di occuparci dell'attuale commissario straordinario dell'ASP di Catania Giuseppe Laganga Senzio è stato per la criticata foto (dis)opportunity con alcuni consiglieri comunali della Lega di Salvini/Sammartino di Caltagirone: una scivolata di cattivo gusto per un manager pubblico, per di più sanitario e ancora per di più in campagna elettorale.
Ma questa tutto sommato è questione di estetica.
Di vera e propria grammatica invece la questione che si potrebbe porre se filasse il ragionamento che ci si propone dalla lettura degli atti e delle norme che stiamo per proporre.
E se poi fosse confermato, si andrebbe persino ben oltre la stessa grammatica.
Vediamo.
La nomina dei direttori generali di ASP, policlinici ed aziende sanitarie varie in Sicilia sta a metà tra la farsa e la tragedia.
L'ultima infornata va al di là del bene e del male e l'abbiamo già raccontata sotto diversi aspetti: ancora non sono riusciti a completare la procedura e quelli che hanno designato come direttori generali li hanno nel frattempo nominati commissari. Lasciamo stare, roba da TSO.
Veniamo al caso che ci è capitato di esaminare: quello dell'ASP di Catania e la nomina proprio di Giuseppe Laganga Senzio.
Tutto comincia con l'avvio della procedura per la scelta dei nuovi manager, dopo mesi e mesi, anni di proroghe e contro-proroghe che hanno di fatto disastrato la già terremotata sanità sicula che è una delle più “critiche” d'Europa, definiamola così.
La procedura viene avviata nel gennaio 2023, governo Schifani assessore alla Salute Giovanna Volo.
Viene pubblicato l'avviso per partecipare alla selezione , che come noto è riservata ai manager già inseriti in un elenco nazionale che ne attesta preliminarmente i requisiti professionali.
Bene.
L'oggetto dell'atto è : Avviso pubblico di selezione, ai sensi dell’articolo 2 del D. Lgs. 4 agosto 2016, n. 171, e ss.mm.ii., per il conferimento dell’incarico di Direttore Generale delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale.", e porta la firma dell'assessore Volo dopo essere stato approvato dall'intera giunta Schifani.
Nell'atto sono contenute le varie prescrizioni attestanti i requisiti richiesti, comprese le previste autodichiarazioni che i candidati devono rilasciare, a pena di denuncia di falso.
Tra le varie attestazioni, il candidato deve espressamente dichiarare di non trovarsi nelle cause di inconferibilità previste dall'art. 5 del D.lgs 39/2013, infatti nella sezione dedicata dell'avviso si legge: Costituiscono ulteriori cause di inconferibilità dell’incarico di Direttore Generale quelle di cui agli artt. 5 e 8 del D. Lgs. n. 39/2013.
E cosa recita l'art. 5 del D. Lgs. n.39/2013?
Quindi, il dr. Giuseppe Laganga Senzio, per poter partecipare alla selezione dei direttori generali nel Servizio Sanitario Siciliano deve aver firmato la dichiarazione allegata all'avviso che escludeva questa causa di inconferibilità.
Noi la dichiarazione di quel tempo non l'abbiamo trovata, ma deve esserci ed eventualmente magari se la cercherà chi dovrà accertare i fatti.
Abbiamo invece trovato quella che ha firmato in data 2 febbraio 2024, al momento dell'assunzione dell'incarico di commissario straordinario dell'ASP di Catania nelle more che si completi la procedura per diventare direttore generale.
Chiariamo subito che l'incarico di commissario è considerato dall'ANAC del tutto equivalente alla direzione generale in termini di casi di inconferibilità e quindi evitiamo repliche inutili.
Quindi è pacifico, Laganga Senzio dichiara e sottoscrive di non trovarsi nelle cause di inconferibilità previste dall'art. 5 di cui sopra.
Ora, evidentemente il commissario/DG dell'ASP di Catania dimentica, e tutti i vari funzionari pubblici che hanno esaminato la documentazione non si sono accorti che il dr. Laganga Senzio sino al giugno 2022, quindi proprio nei termini biennali prescritti dalla norma, ricopriva incarichi al vertice del Gruppo Garofalo, come si evince dal suo curriculum finalmente pubblicato nel sito trasparenza dell'ASP Catania:
E in effetti, l'importanza del ruolo assunto da Laganga Senzio nel Gruppo Garofalo meritò anche gli onori della cronaca che gli diede il giusto risalto, indicandone l'arrivo al vertice, come fece il Corriere Pavese:
Nel curriculum, il direttore Laganga Senzio indica di essere stato al vertice del Gruppo Maugeri, limitando a segnalare che le strutture sarebbero accreditate con il SSR della Lombardia, omettendo che il Gruppo Maugeri è in realtà parecchio accreditato e convenzionato con il Servizio Sanitario Regionale siciliano.
Infatti, nel bilancio 2022 del Gruppo Maugeri, si trova:
In effetti, il Gruppo Maugeri in Sicilia gestisce ben tre importanti strutture, in provincia di Agrigento e Messina, a Ribera, Mistretta e Sciacca. Tutte convenzionate con il SSR siciliano:
Quindi, al 31 dicembre 2022, ben il 34% delle fatture commerciali del Gruppo Maugeri riguardano proprio quel Servizio Sanitario Regionale siciliano che, se fosse vero questo bilancio e non troviamo come non potrebbe esserlo, dovrebbe fare scattare l'inconferibilità di cui all'art. 5 del D.lgs che Laganga Senzio avrebbe omesso di dichiarare e che nessuno degli organi di controllo che hanno esaminato la documentazione per i delicatissimi incarichi al vertice dalla sanità regionale ha notato.
E allora, tre semplici domande:
- il dr. Giuseppe Laganga Senzio poteva partecipare alla selezione per direttori generali del SSR siciliano ai sensi dell'art. 5 Dlgs. 39/2013?
- Poteva/può essere nominato al vertice dell'ASP di Catania?
- Ha dichiarato il vero il 2 febbraio 2024 e nella precedente dichiarazione allegata all'avviso pubblico?
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