Si svolgerà oggi alle 10 presso la prefettura di Catania l'incontro decisivo prima di uno sciopero che rischia di creare non pochi disagi all'aeroporto di Catania, questo in mezzo agli altri.
Si tratta infatti di una lunga serie di rivendicazioni rimaste inascoltate che il battagliero sindacato CUB Trasporti con il Segretario Generale dr. Salvatore Ventimiglia avanza da tempo nei confronti della ASC Handling srl, una delle società concessionarie di servizi a terra per conto della SAC che gestisce l'aeroporto di Catania.
Quello di oggi sarà l'ultimo tentativo previsto dalla procedura di “raffreddamento” che prevede di esperire tentativi di soluzione delle vertenze prima di arrivare a conseguenze dannose per lavoratori, che perdono ore di retribuzione, e per gli utenti coinvolti da eventuale scioperi.
Lunga la lista di contestazioni avanzate dal sindacato:
- relazioni industriali;
- aumento delle ore contrattuali per gli impiegati e gli operai preliminare;
- all'eventuale assunzione di lavoratori stagionali;
- mancata applicazione corretta base di calcolo parti variabili retribuzione;
- corresponsione contestuale e mensile degli stipendi, delle competenze accessorie e dei buoni pasto;
- programmazione mensile dei turni di lavoro per tutti i lavoratori;
- funzioni aziendali, inquadramenti e criteri assegnazione nuove mansioni;
- uffici, automobili e mezzi aziendali destinati allo svolgimento delle attività lavorative;
- locali riservati alle pause dal servizio e servizi igienici;
- vestiario aziendale per tutti i lavoratori;
- concessione della bacheca per l'esercizio del diritto all'informazione di tutti i lavoratori;
- pulizie ambienti di lavoro e sanificazione periodica climatizzatori;
- flessibilità timbratura entrata in servizio;
- incremento orologi timbra cartellino.
Al termine della odierna riunione si saprà se l'azienda potrà accogliere le richieste dei lavoratori e così evitare uno sciopero che rischia di aggiungere problemi in un periodo particolarmente caldo per lo scalo etneo.
Magari non incendiario, ma caldo di sicuro.
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Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!