Questa è probabile che non si sia mai vista prima, una ostentazione così plateale di appartenenza è un vero e proprio salto di qualità.
È accaduto lo scorso lunedì. A Caltagirone.
Protagonista principale il neo manager dell'ASP 3 di Catania, Giuseppe Laganga Senzio.
Nominato dalla giunta Schifani quale commissario, in attesa di diventare direttore generale una volta che riusciranno a completare il controverso iter che sta mettendo in crisi la già traballante maggioranza: basta dire che la Prima Commissione ha preferito far scattare il silenzio-assenso con la decorrenza dei termini piuttosto che assumersi la responsabilità di avallare nomine che …lasciamo stare.
Torniamo al caso.
Giuseppe Laganga Senzio, in occasione della fase di nomina, praticamente da tutta la stampa regionale venne indicato in quota Lega, in particolare con riferimento all'assessore all'agricoltura e vice presidente della regione Luca Sammartino.
A dire la verità, a ciascuno dei designati è stata affibbiata una precisa assegnazione, senza che nessuno abbia mai smentito o avanzato rimostranza: la Sanità pubblica, anzi, la “sanità” minuscolo, totalmente occupata dalla peggiore politicanza di tutti i tempi e con i risultati assurdi ormai certificati da tutti gli enti possibili, da Agenas e dintorni.
Bene.
Cosa fa il neo manager pubblico alla sua più o meno prima uscita?
In piena campagna elettorale una bella “photo opportunity”, o meglio “inopportunity”, anche questa prontamente diffusa e ripresa dalla stampa regionale, con dei consiglieri comunali di Caltagirone, guarda caso proprio della Lega.
Il titolo che viene assegnato all'indefinibile evento è stato: “Lega-Prima l'Italia incontra il manager dell'ASP”, e lui, il manager pubblico, quello con la barba, si mette in posa con i tre consiglieri dell'ultimo partito di Sammartino.
No comment.
Nella nota diffusa a seguito dell'incontro del secolo si legge: “Dall’incontro con il manager Laganga Senzio – affermano i consiglieri comunali, Giuseppe Rabbito, Valentina Messina e Sergio Gruttadauria – ritenuto estremamente proficuo, è emerso come il nuovo dirigente abbia ben chiari quali siano i problemi della nostra struttura ospedaliera e si è creata con lo stesso una convergenza di intenti volti, con pragmatismo e senza giri di parole, a superare le esistenti criticità”.
Quindi, hanno spiegato al manager quali sono i problemi…meno male.
Un gesto così (non lo definiamo per non fare perdere tempo agli uffici giudiziari che poi ci dovrebbero archiviare dopo essere stati costretti ad esercitare l'azione penale) non lo avevamo mai visto.
Siamo arrivati anche a questo, evidentemente è ancora lontano il tempo in cui vi si porrà fine, ma i danni nel frattempo diventano sempre più incalcolabili.
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