Non la ripercorriamo la saga del dottor Gaetano Sirna, ineffabilmente in sella sine die per volere di chi non si sa e che non si capisce neanche perché o per cosa: in calce trovate la cronistoria.
Gli ultimi eventi si intrecciano con la girandola dei “nuovi-vecchi direttori generali” delle varie aziende sanitarie, con la loro incredibile nomina operata nottetempo dalla giunta Schifani e passata con l'incresciosa decisione della Prima Commissione… di non decidere: hanno fatto decorrere i termini.
Una storia incredibile.
Ma veniamo al dottor Sirna: è arrivata la denuncia alla Procura della Corte dei Conti ed a tutte le istituzioni possibili.
A formalizzarla il battagliero CoAS Sicilia, il sindacato che riunisce i dirigenti medici.
L'oggetto della denuncia: “Segnalazione fatti costituenti potenziale fattispecie di reato – questione inerente alla presupposta illiceità del mantenimento in servizio sino a 73 anni di età, oltre i limiti consentiti dalla Legge del dott. Gaetano Sirna, Direttore Generale dell’AOU Policlinico “G. Rodolico- San Marco” di Catania.”
Nella denuncia, che alleghiamo in calce, sono molti i riferimenti normativi e tecnici sulla base dei quali il sindacato contesta la legittimità della nomina e ne chiede la revoca in autotutela da parte della presidenza della regione.
Si legge: “La illegittima prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i 40 anni di contributi/70 anni di età, limite massimo consentito dalla vigente normativa fa sì che il dott. G. Sirna sia l’unico dipendente pubblico, per quanto di nostra conoscenza, nel panorama del SSN ad usufruire di tale privilegio.”
E ancora: “Il dott. G. Sirna non risulta più iscritto nell’elenco Nazionale e Regionali dei Direttori Generali avendo superato il limite di età consentito per esservi inserito fin dal 2022 (articolo 4 bis del decreto legge 8 ottobre 2021, n. 139, convertito con legge 3 dicembre 2021, n. 205); pertanto, non si comprende la sua nomina a Direttore Generale avvenuta con Decreto Regionale. Non ci pare sufficiente la motivazione riportata nella D.G.R. n. 32 del 31/01/2024 a giustificare la sua nuova nomina a Direttore Generale dell’AOU di Catania e cioè che essa si rende necessaria per garantire la continuità istituzionale “essenziale e indispensabile” per potere affrontare con successo le sfide che l'Azienda Policlinico è chiamata ad intraprendere; in violazione di legge. Infatti, è di tutta evidenza che il dott. G. Sirna non si trova e non si trovava nelle condizioni di eleggibilità a Direttore Generale non essendo inserito nell’elenco apposito fin dal 2022, Pertanto, il decreto del Presidente della regione Siciliana è, a parere della scrivente da considerarsi nullo perché in palese contrasto e violazione di una norma superiore.”
“Il CoAS Medici Dirigenti - Sicilia, alla luce di quanto sopraddetto ritiene gravissimo il mantenimento in servizio del dott. G. Sirna che per ben 3 volte è stato illegittimamente trattenuto in servizio nonostante l’esistenza degli Organi di vigilanza che sarebbero dovuti intervenire per tempo e non lo hanno fatto, ci riferiamo anche ai Collegi Sindacali nel tempo succedutisi. Questo, con evidente e notevole danno erariale accumulatosi sino a oggi a far data dal 28 agosto 2018, potendosi configurare, a parer nostro un indebito arricchimento a favore del dott. G. Sirna.”
Resta non spiegata, e probabilmente inspiegabile, la motivazione originaria per la quale l'ASP di Messina trattiene in servizio il suo dipendente dott. Sirna oltre il termine prescritto per la messa in quiescenza: occuparsi presso l'ASP di Messina dei progetti PNRR.
Progetti di cui in non si è mai occupato, considerato che svolgeva le funzioni di commissario/direttore generale presso un'altra azienda, cioè il Policlinico di Catania. Repetita: una storia incredibile.
Vedremo se con questa denuncia qualcuno deciderà di occuparsene e magari riuscire a svelare l'arcano. Anzi, gli arcani.
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