È probabile che questa sia la prima di una serie di puntate con cui torneremo ad occuparci dell'università di Catania, e lo faremo nonostante la trasparenza praticamente azzerata dalla decisione di secretare gli atti del consiglio di amministrazione e del senato accademico.
Parliamo di serie perché, mentre scovavamo l'atto di cui stiamo per scrivere, ce ne sono capitati altri che ci lasciano perplessi.
Veniamo a quello di oggi.
Si tratta di un “avviso di indagine di mercato” emanato dal direttore generale dell'università di Catania Corrado Spinella.
È stato pubblicato all'albo pretorio per dieci giorni, dall'8 al 18 febbraio e sono stati dati appena 10 giorni di tempo, a partire dalla sua pubblicazione, per poter partecipare.
Nominato alla fine dello scorso novembre, evidentemente ci ha messo meno di due mesi, il direttore Generale Spinella, per capire…di non capirci niente.
E questo è vero se si legge appunto il contenuto dell'avviso, in conseguenza del quale si vorrebbe giungere "all'affidamento diretto del servizio di consulenza per la mappatura e la reingegnerizzazione dei processi amministrativi dell’Università degli Studi di Catania".
La base d'asta fissata dal direttore generale è di ben 100 mila euro. CENTOMILA.
Cioè, in pratica, si tratta esattamente del servizio che dovrebbe rendere una direzione generale, se no non si capisce che cosa ci starebbe a fare e per cosa sarebbero pagati un un direttore generale ed il suo staff se non per “mappare ed ingegnerizzare i processi amministrativi”.
Ed infatti, basterebbe leggere la pagina dello stesso sito della stessa università di Catania dedicata al direttore generale per averne conferma, leggendosi che “Il Direttore generale è l'organo responsabile della complessiva gestione e organizzazione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico amministrativo.”
Appunto.
E che responsabilità sarebbe se si pagano 100 mila euro per far svolgere all'esterno mansioni tipiche del proprio incarico?
Tra l'altro, sempre nella stessa pagina, si dichiara che proprio questo direttore generale, Corrado Spinella, "vanta un’esperienza pluriennale nella direzione di grandi strutture di ricerca e possiede una profonda conoscenza dei meccanismi di funzionamento e delle potenzialità della rete scientifica nazionale, sia a livello di enti di ricerca sia a livello del sistema universitario.
Nel corso della sua attività manageriale ha acquisito un’ottima competenza in materia di contabilità e bilanci di strutture complesse, nei processi di razionalizzazione della spesa, nel coordinamento di grandi investimenti infrastrutturali, e nella valorizzazione e gestione delle risorse umane".
E se vanta tutta questa esperienza pluriennale e competenze manageriali, perché mai spendere altri 100 mila euro per affidarle all'esterno?
Per non dire del fatto che queste competenze, che dovrebbero essere tipiche di un direttore generale ed in genere viene nominato proprio per fare questo, l'Università di Catania in realtà dovrebbe anche insegnarle, e quindi, se proprio improvvidamente sceglie un vertice che non ne è capace, quanto meno potrebbe quantomeno affidarsi al suo interno, tra i suoi docenti.
Infatti, lasciando stare le varie sezioni del dipartimento di Economia, UNICT eroga un corso di laurea magistrale, LM31 Ingegneria Gestionale.
Nella pagina dedicata si legge: "Il corso di studio prevede un percorso formativo nelle aree disciplinari di approfondimento corrispondenti alle principali figure professionali tradizionalmente coperte dagli ingegneri gestionali:
- area della pianificazione e controllo
- area dello sviluppo di nuovi prodotti e processi
- area marketing, vendite e commerciale
- area della logistica e produzione
Obiettivi formativi
Il percorso formativo si sviluppa fornendo agli allievi competenze specifiche su:
- gestione ed organizzazione delle aziende di produzione di beni e servizi;
- principali processi produttivi, gestionali ed economici delle aziende;
- competenze relazionali atte ad integrarsi in gruppi di lavoro multidisciplinari."
E invece che fanno?
Indagine di mercato per affidamento diretto all'esterno: 100 mila euro.
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