La “notizia” viene propalata come fosse un successo ed invece è la prova provata della assoluta inadeguatezza dell'attuale gestione, inspiegabilmente in carica con lo stesso amministratore delegato dal 2016. In un azienda pubblica.
Ma vediamo questa “notizia” pubblicata con dichiarazione dell'AD Nico Torrisi sulla pagina istituzionale dell'aeroporto di Catania e ripresa, per non dire bevuta, dalle varie agenzie di stampa.
La “notizia” è che continuano incessantemente ad aumentare i passeggeri, non certo perché hanno il piacere di passare dal mirabolante Fontanarossa, quanto perché sono più banalmente costretti ad utilizzare lo scalo etneo semplicemente perché non c'è altro modo di arrivare in Sicilia orientale, a parte i barchini degli scafisti libici, che peraltro anch'essi aumentano e addirittura con maggiori percentuali.
I dati.
L'ultimo post giubila di un'ultima settimana da record, e lo è davvero purtroppo: 211.673 passeggeri nella prima settimana di gennaio. + 12,47% rispetto all'anno scorso.
Questo post era stato preceduto da un altro dello stesso tenore, che magnifica i risultati 2023, strabilianti nonostante l'incredibile incendio che ne ha inibito l'operatività in piena estate per oltre 20 giorni: i passeggeri dello scalo etneo sono arrivati a 10.724.060. Quindi oltre 10 milioni 700 mila persone.
Un gran numero, e proprio qua il problema.
È l'inadeguatezza di cui parlavamo nell'incipit è dimostrata proprio da questi numeri combinati con quanto contenuto nero su un bianco su un documento programmatico che dal 2014, sono quindi passati ben 10 anni, è praticamente inattuato, nonostante i vincoli normativi e gli obblighi vincolanti della concessione da parte dello Stato: si tratta del famigerato Master Plan 2013/2030, che alleghiamo integralmente in calce e di cui qui potete trovare le integrazioni depositate presso i ministeri competenti.
In pratica si tratta del piano di sviluppo dell'aeroporto di Catania, proprio in previsione dei flussi di crescita dei passeggeri.
Ebbene, quando fu redatta la prima peraltro inattuata versione, nel 2016, i passeggeri risultavano 7,3 milioni, ed era già in sofferenza perché la parte Terminal risultava adeguata per non più di 6.
La previsione del Master Plan era che nel 2030 si sarebbe arrivati a 12, 2 milioni di passeggeri e indicava gli interventi strutturali da realizzare per poterli accogliere in sicurezza.
Adesso, anzi nel 2023, quindi addirittura 7 anni prima del termine, lo scalo è già arrivato a quasi 11 milioni di passeggeri, con la capienza del 2016 quando ne poteva accogliere 7, e nessun adeguamento è stato realizzato: ma è normale? È sostenibile?
E se ne vantano pure?
Non sarebbe ragionevole che qualcuno pagato per farlo, in toga o divisa, chiedesse, e poi spiegasse, in base a quale criterio si spendono centinaia di migliaia di euro, milioni negli anni, per pagare governance e consulenze che continuano a consentire l'arrivo di passeggeri in un aeroporto che non li può contenere?
Nel frattempo infatti, mentre la situazione è così grave ed ingiustificabile, quello che riescono a fare con assoluta tempestività allo scadere di ogni anno è il rinnovo delle solite consulenze, sempre le stesse e sempre con affidamento diretto, 484 mila euro in tre giorni, oltre al compenso del top manager Torrisi di 115 mila euro: con i risultati disattesi del Master Plan, che non sappiamo quanto è costato. A parte il resto.
Ps: brilla il record man assoluto di consulenze e compensi SAC, tutte con affidamento diretto e che ha abbondantemente superato il milione di euro: l'avvocato di Acireale Kiko Merlino nello stesso giorno, il 17 gennaio, si vede pubblicati due affidamenti diretti, uno per compenso professionale per consulenze da 41.262 euro ed un altro per compensi professionali per contenzioso da 31.252 euro.
Che fanno 72.514 euro pubblicati uno dietro l'altro, da sommare a quanto abbiamo in precedenza documentato, trovate gli articoli in calce, e di cui al momento abbiamo perso il conto.
Prosit!
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Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!