La domanda di sempre e per l'ennesima volta:
“Chi diavolo collauda i lavori sule strade comunali catanesi?”
Il video viene pubblicato da un utente sulla pagina Facebook “Inciviltà a Catania” nel primo pomeriggio di domenica 14 gennaio.
Il titolo: Squid games Catania. In questa città sopravvive guidando è come superare una prova estrema. #Katanikistan🐴🐴🐴 #SATANIA❤️💙
Avverte di un grave pericolo sulla via Santa Sofia, poco prima dell'ingresso del Centro Universitario Sportivo: una delle grate della caditoia è saltata ed il rischio che possa finirci uno scooter con conseguenze letali è altissimo.
Uno dei primi commenti sulla stessa pagina: "Grazie della segnalazione sei un Eroe, un anno fa' è morto un ragazzo proprio lì perché è finito dentro a un tombino di quello con la sua moto Un Giovane Ragazzo povero era uscito di fare la notte al Policlinico faccio quella strada più volte al giorno !!! Potevo essere io
Grazie davvero per la segnalazione può essere davvero molto importante il tuo gesto !!!
Riporta alla memoria l'incidente che causò la morte di un giovane di Paternò, Gabriele Longo di appena 24 anni che aveva finito il suo turno di lavoro al Policlinico.
Era il marzo 2023.
Ancora più recente, l'incidente sulla circonvallazione sempre all'altezza via Santa Sofia, dove è stata assassinata una studentessa perché quella strada non ha un rallentatore né un cavalcavia. Chiara Adorno, aveva appena 19 anni.
È accaduto lo scorso novembre, tanta indignazione e rabbia, contrizione delle autorità responsabili e raccolte di firme: ad oggi non è stato fatto niente per evitare la prossima vittima.
Del resto era già accaduto sei anni prima, nel 2017, il 24 luglio, quando venne ammazzato nelle stesse circostanze Danilo Di Majo, studente di medicina di 25 anni.
Del resto basta percorrere lentamente proprio la via santa Sofia per rendersi conto dello stato in cui versa il manto stradale, peraltro rifatto da non molto.
Per non dire di gran parte delle altre strade cittadine.
Stavolta non è accaduto nulla di grave, probabilmente proprio grazie alla prontezza e civiltà dei ragazzi intervenuti: ma ci si può davvero continuare ad affidare al caso per non farsi male o addirittura morire in questa città?
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