ieri abbiamo rilanciato una dettagliata segnalazione sullo stato del trasporto pubblico offerto dall'amministrazione comunale di Catania attraverso la sua partecipata AMTS.
Le reazioni in calce al'articolo pubblicato sulla pagina FB della testata hanno denunciato ulteriori disservizi.
E gli diamo voce.
Lorenzo Leone: “Facciamo una precisazione al vostro articolo prezioso per i cittadini, informiamo che al villaggio Zia Lisa seconda il servizio AMTS e stato sospeso senza nessuna comunicazione da oltre un mese penalizzando le oltre cinquecento famiglie residenti, per onor di cronaca dobbiamo portare a conoscenza ai nostri amministratori che il 70% supera la terza età e costretti a rimanere a casa, quindi altro che penalizzazione.
Avete la bontà di rivedere questa scelta e ripristinare il servizio pensando che uno dei vostri famigliare potrebbe essere nelle loro situazione, amministratori di questa città destra /sinistra/centro tutti abbiamo una nonna, mamma, padre e per un giorno pensante anche a loro perché se Dio vuole tutti arriviamo a quell'età e tutti abbiamo bisogno di un servizio pubblico funzionante.”
Filippo Di Salvo: “Le frequenze indicate non sono accettabili per una città metropolitana come Catania”.
Benny Faro: “Le basi e come complicarsi la vita: ma perché non chiamarle linea 1,2 o 3, ma 632, 802.. mah. È un piccolo segnale a mio parere di come non siano neanche ben conosciute le tratte da tanti”.
Luigi Gennaro: “A me risulta che l’AMTS abbia circa 750 addetti. Siamo alla follia di una media di 10 dipendenti per autobus. Praticamente viene tenuta in piedi solo per redistribuire il contributo regionale”.
A cui risponde Carla Licari: “Circa 750 compreso il personale della sosta, verificatori, parcheggi, car sharing, rimozione, segnaletica, amministrativi ecc… gli autisti sono meno della metà, e ne sono stati appena assunti 38…”.
Replica Luigi Gennaro: “Quindi tutta gente che fa cose inutili (compresi i signori dell’ex SOstare che con tutte le multe a stento si ripagavano lo stipendio). Non cambia il rapporto”.
Salvo Barbas Barbagallo: “Qualcosa di simile alle migliaia di forestali in una regione puntualmente e prevedibilmente ogni anno martoriata da incendi devastanti”.
Tino Lazzara: “Eppure basta guardare gli articoli e le rassegna stampa dei mesi scorsi che celebrano gli amministratori di questo fallimento come geni indiscussi. Catania è veramente nelle mani di incompetenti ad ogni livello nonostante piovano miliardi di euro dalla comunità europea, ogni investimento viene reso fallimentare dalla gestione approssimativa”. 
Fabio Melita: E poi sui quotidiani si leggono notizie di acquisti di nuovi bus, di nuove linee come le BRT. Insomma va tutto bene anzi benissimo. Forse avranno diminuito la frequenza di alcune tratte poiché c'è la metro? Solo che a Canalicchio non arriverà mai la metro e la frequenza dei bus ha orari inaccettabili".
Per concludere con un caustico commento di Antonio Lucifora:
“FALLITI DIMETTETEVI!”
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