Dell'ormai stranoto “caso Sirna”, il manager del Policlinico di Catania che dal 2018 dovrebbe andare in pensione ma resta inspiegabilmente in sella, ci siamo più volte occupati.
L'ultima in maniera incidentale perché il suo “datore di lavoro” effettivo, cioè il manager dell'ASP di Messina che lo mantiene in servizio con una motivazione illogica, è Bernardo Alagna, recentemente dimesso perché finito “indagato per corruzione, accusato di aver assecondato i desiderata di un non ancora noto parlamentare per il quale avrebbe favorito quattro medici a lui fedeli, ad i quali avrebbe concesso incarichi ed indennità gonfiati e non dovuti.”
Alagna ha consentito il mantenimento in servizio oltre il limite della pensione del dott. Sirna dichiarando in atti che la sua presenza presso l'ASP di Messina sarebbe indispensabile in quanto esperto di PNRR…peccato che da anni Sirna dall'ASP di Messina neanche ci passa svolgendo l'incarico di direttore generale o commissario del Policlinico a Catania.
Ma quella è tutta un'altra storia, quella di oggi è invece un vero e proprio colpo di scena.
Si scopre infatti che a caldeggiare l'ennesima proroga di Gaetano Sirna è nientemeno che il Magnifico Rettore dell'Università di Catania, Francesco Priolo, che già qualche problema di suo ce l'ha avendo appena scelto quale direttore generale dell'ateneo un fisico che pare di esperienza amministrativa ne abbia poca.
Ma anche questa è un'altra storia ed a breve ci torneremo.
La notizia la scoviamo tra gli atti a sostegno della delibera 490/2023 della giunta Schifani che su proposta dell'assessore alla Salute Giovanna Volo ha deliberato la proroga dell'incarico del dott. Sirna sino al 31 gennaio 2024.
La data di scadenza del precedente incarico era fissata al 15 dicembre e la giunta si è riunita di gran fretta il 14, a quanto pare con questo solo punto all'ordine del giorno, la proroga di Sirna appunto.
Tra gli atti due lettere a firma dell'assessore regionale alla Salute Giovanna Volo con il dirigente generale Salvatore Iacolino.
In queste lettere, una indirizzata alla segreteria di Giunta, l'altra al dott. Sirna, i firmatari riferiscono di una nota prot. 234460 datata 11 dicembre con cui il Magnifico Rettore dell'Università di Catania “esprime apprezzamento per l'operato svolto dal dott. Sirna”.
E sin qui potremmo anche starci, considerato che il manager di un policlinico universitario deve essere nominato d'intesa tra università e regione, fermo restando però che un simile "apprezzamento" andrebbe adeguatamente motivato considerato che la richiesta di proroga rischia di violare la legge ed in ogni caso, anche chiarendo su quali dati si baserebbe questo “apprezzamento”.
Ma è la successiva che desta perplessità.
Infatti, nella nota 63879 del 13 dicembre, sempre gli stessi assessore Volo e dirigente Iacolino, affermano che “il Magnifico Rettore chiede al presidente della Regione di valutare l'opportunità di prorogare il contratto di lavoro della S.V. (cioè di Sirna, ndr), nella qualità di Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera”.
Ora, una cosa è esprimere apprezzamento, ben altra chiedere di prorogare un incarico sulla cui legittimità i dubbi sono più d'uno.
Quindi, può spiegare il Magnifico Rettore dell'Università di Catania Francesco Priolo perché si è ficcato in quest'altro guaio?
Non gli bastano quelli del suo ateneo?
Perché ha espressamente chiesto al presidente della regione di prorogare ancora una volta oltre il limite della pensione il dott. Sirna quale manager del Policlinico di Catania?
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