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Porto di Catania: il presidente Di Sarcina in consiglio comunale, i consiglieri attaccano e il sindaco forse n

18-12-2023 05:53

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Laterale,

Porto di Catania: il presidente Di Sarcina in consiglio comunale, i consiglieri attaccano e il sindaco forse non sa che...

E così il porto si somma a quanto sta accadendo in SAC e nella ex Pubbliservizi: imbarazzante per l'amministrazione comunale

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Nuova puntata di quella che si annuncia l'ennesima saga catanese: la cosa buona è che, almeno a quanto pare, finalmente il consiglio comunale, e quindi la politica locale, sembra intenzionata ad occuparsi del porto di Catania e di quello che vi accade dentro. Almeno si spera.

 

La vicenda, che sta agitando non pochi animi e alcuni li scalda proprio, è quella del mega affidamento ultra milionario di tutti i servizi dei porti di Catania ed Augusta ad una società privata per la bellezza di 25 anni.

Ne abbiamo già scritto ed in calce gli articoli.

 

Compresa l'interrogazione proposta dal consigliere dell'MPA avv. Serena Spoto, che è intervenuta in aula riproponendo le domande al presidente dell'Autorità Portuale Francesco Di Sarcina, autore delle contestate delibere ed ospite del consiglio comunale per tentare di chiarire qualcosa difficile da spiegare.

 

Ed ecco l'intervento dell. avv. Spoto:

Poi è la volta del consigliere del movimento 5Stelle Graziano Bonaccorsi che, come suo solito, non le manda a dire:

Dopo qualche altro consigliere, tutti sostanzialmente contrari a questa concessione monopolistica dei servizi portuali, il sindaco Enrico Trantino dice la sua, tenendoci ad affermare la separazione di responsabilità e quasi la necessità di dover subire le decisioni del'Autorità Portuale sul piano gestionale.

Ma qui qualcosa non quadra, perché, al contrario, la responsabilità del sindaco sul porto di Catania, in quanto sindaco della Città Metropolitana, è piena e diretta, avendo un suo rappresentante addirittura all'interno del Comitato di Gestione, e sarebbe strano il contrario considerata l'importanza che un porto riveste per la città in cui si trova.

 

E proprio il Comitato di Gestione non a caso entra nella vicenda del mega affidamento per uno strano "errore materiale. lo abbiamo scritto: 

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Bhe, abbastanza singolare come “mero errore materiale”: da “parere acquisito” diventa, qua si proprio “mero”, un più en passant “informato”. 

 

Fatto sta che, “acquisito o informato”, nel Comitato di Gestione siede in rappresentanza del sindaco della Città Metropolitana proprio un suo dirigente, l'ing. Giuseppe Galizia.

Tra i suoi compiti il Comitato di Gestione ha quello di approvare i piani “concernenti le strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche”: più strategico di un affidamento ultra milionario per tutti i servizi dei due porti per ben 25 anni non si capisce cosa potrebbe esserci.

 

E quindi le domande: 

  • il sindaco sa di essere direttamente rappresentato sotto la sua responsabilità politica dall'ing. Galizia?
  • era stato “informato” di questa operazione?
  • e se si, qual è stato il mandato conferito sul punto?
  • e se no: lo ritiene normale?

 

Magari sarebbe stato meglio evitare di sommare questa vicenda a quella ancora non chiarita della SAC che gestisce l'aeroporto di Catania, in cui comune ed ex provincia sono soci e la cui attuale governance si permette persino di negare gli atti al sindaco della città.

Per non dire quanto sta accadendo nella ex Pubbliservizi: sta diventando un problema serio per il sindaco Trantino la gestione di alcune partecipate particolarmente rilevanti.

Sarebbe bene che battesse un colpo sul tema.

Poi è la volta del presidente dell'Autorità Portuale Francesco Di Sarcina, il cui intervento riportiamo integralmente nella speranza che qualche esperto del settore, magari da Augusta, possa smorfiarlo per capirci qualcosa in più sull'effettiva opportunità di questa concessione monopolistica, ancor di più se ammette candidamente, oltre al parallelismo col porto di Mogadiscio da noi fatto, che la maggior parte dei servizi affidati saranno oggetto di subappalti e allora i dubbi…aumentano.

Infine l'intervento del consigliere dell'opposizione Maurizio Caserta che rigetta la “lezione” del presidente Di Sarcina ed invita il consiglio e l'amministrazione ad impedire di farsi coinvolgere nei tecnicismi, quanto piuttosto riportare la questione nell'alveo delle decisioni che la politica deve assumersi la responsabilità di effettuare.

 

Perché, appunto, se non è politica la gestione e lo sviluppo di un porto di una città, di cosa dovrebbe occuparsi la politica?

Magari con un minimo di testa.


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