La notizia di cronaca è che ieri a San Berillo Vecchio, in una delle tante case fatiscenti e spesso occupate irregolarmente (non scriviamo abusivamente perché magari pagano l'affitto a qualcuno…) si è sviluppato un incendio ed una donna è stata salvata in extremis.
Almeno si spera che si sia salvata perché le condizioni sono apparse gravi e risulta ricoverata al centro grandi ustionati del Cannizzaro.
E questo accade proprio qualche giorno dopo la bella inaugurazione del murale donato alla città dalla Banca d'Italia, che così diventa ancora più provocatorio a pensare alle istituzioni comunali lanciarsi in dichiarazioni mirabolanti senza alcun costrutto.
Il fatto ripropone, vergognosamente e per l'ennesima volta, lo scandalo ultra decennale del quartiere al centro di Catania, a pochi metri dalla sede del comune, prefettura e questura, dove accade di tutto, dallo spaccio alla ricettazione, dalla prostituzione al sacrificio rituale di animali vili, e nessuna delle istituzioni fa niente a parte qualche spettacolare e sporadica operazione pseudomilitare a favore di telecamere.
È un quartiere, ne abbiamo scritto a fiumi, basta scorrere gli articoli in calce, dove derelitti di ogni specie trovano rifugio e da lì sviluppano l'unica cosa che possono fare in quelle condizioni: delinquere, almeno per la maggior parte.
La responsabilità maggiore di questo stato di cose è ovviamente dell'amministrazione comunale di Catania, senza soluzione di continuità, che continua a presentare progetti mirabolanti ma non riesce, o non vuole, fare la cosa più semplice ed immediata da fare: individuare i proprietari degli immobili e metterli in mora per motivi di sicurezza.
Verificare le condizioni di agibilità e magari come sono effettuati gli allacci elettrici. Non ci vuole molto, ma evidentemente o non sono capaci o non vogliono farlo, in ogni caso caricandosi responsabilità enormi che sarebbe ora qualcuno che ne ha il potere facesse valere.
Magari prima che ci sia una strage.
Lo ricordiamo ancora una volta: già nel 2015 un'ordinanza dell'allora sindaco individuava le responsabilità personali dei dirigenti di alcuni uffici comunali nel compiere i dovuti accertamente ed atti per risolvere il dramma San Berillo:
L'ordinanza sindacale è del 2015: si può sapere cosa hanno fatto in questi otto anni i dirigenti della Direzione Urbanistica, dei Servizi Socio Sanitari, della Direzione Manutenzioni ed il Comandante della Polizia Municipale?
Può rispondere il Responsabile Unico del Procedimento geom. Salvatore Fiscella?
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