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"Schifani rinunci alla prescrizione nel processo sul "Sistema Montante!": l'appello del CODACONS al presidente

06-12-2023 06:30

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Laterale,

"Schifani rinunci alla prescrizione nel processo sul "Sistema Montante!": l'appello del CODACONS al presidente della regione

È accusato di concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazioni di notizie riservate. E governa con appena il 19% degli aventi diritto.

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Cosa stia succedendo in Sicilia nessuno riesce a capirlo, come si sia arrivati a questo punto, ad un livello così basso men che meno, l'unica cosa certa è che ci troviamo di fronte al governo regionale più scollegato dalla realtà di sempre e con un presidente, Renato Schifani, che ha un atteggiamento lunare.

 

Uno dei problemi più gravi l'assoluta perdita di rappresentatività del ceto politico: ormai rappresentano solo se stessi ed i loro clientes.

 

Alle ultime regionali, quelle del settembre 2022, hanno votato meno della metà degli aventi diritto.

 

Ad avere la scheda 4.609.984 siciliani, a recarsi alle urne ci sono andati solo 2.250.399: appena il 48,82%.

 

Il presidente eletto per il centrodestra Renato Schifani ha racimolato 887.215: quindi solo il 19,26% degli aventi diritto, del “popolo sovrano”.

 

Smorfiando: con neanche il 20% degli elettori ci si ritrova a gestire un bilancio immenso, distribuendo migliaia di incarichi e commissariando la maggior parte dei poteri pubblici, a partire dalla Sanità.

 

Si deve cominciare a porre il tema della legittimità politica e sociale del sistema di governo.

 

Un sistema talmente folle che non ha eguali al mondo, in cui tutto è finalizzato al mantenimento di privilegi e posizioni di potere che servono esclusivamente a loro stessi.

 

E questi sono numeri, niente ideologia, riguarda la destra come la sinistra: si governa una regione con neanche il 20% dei consensi.

Che razza di democrazia sarebbe?

 

Poi si passa alla rappresentatività degli interessi diffusi, al rapporto con le varie componenti della società: e qual il disastro è totale, saltato ogni equilibrio.

 

Qualche giorno fa abbiamo dato conto delle posizioni assunte da alcune delle maggiorni organizzazioni rappresentanti dei ceti produttivi: ConfCommercio, CNA, Unimpresa.

Tutte più che critiche addirittura sconcertate dall'atteggiamento di alienazione assunto dal governo regionale.

 

Ora è il turno dei consumatori, con CODACONS che ha più volte criticato singoli provvedimenti e adesso interviene su una vicenda “laterale” rispetto ai temi politici che però li coinvolge e li travolge.

 

Renato Schifani è infatti imputato a Caltanissetta nel processo al “Sistema Montante”, accusato di reati pesanti: per concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazione di notizie riservate.

 

In pratica, come sintetizza La Repubblica, accusato di “essere una talpa dell’ex leader di Confindustria Montante”, lo avvertiva cioè di indagini penali che lo riguardavano.

Mica roba da niente come accusa: sarebbe proprio il caso che si chiarisse, considerato che si tratta di un presidente di regione.

 

Adesso, hanno fatto passare tanto di quel tempo che il Tribunale di Caltanissetta ha dovuto prendere atto che sono decorsi i termini della prescrizione.

 

La conseguenza è che l'imputato Schifani non sarebbe processabile, ma ha la facoltà di rinunciare alla prescrizione e chiedere al tribunale di proseguire nel giudizio con lo scopo di non lasciare ombre sulla propria reputazione.

 

Ed è quello che chiede il CODACONS con un suo comunicato ufficiale:

"Come tutti sanno il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani (già Presidente del Senato)  è imputato per concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazione di notizie riservate nell’ambito del cosiddetto processo sul “Sistema Montante”. 

 

E dopo tanti anni la mannaia della prescrizione si abbatterà sul procedimento, mettendo fine a tutte le accuse rivolte nei confronti del Presidente della Regione e di altri imputati. 

 

Ma quella della prescrizione è una facoltà di cui il Presidente potrebbe non avvalersi; in questo caso Schifani continuerebbe a rimanere imputato, decidendo così di dimostrare, stante la gravità delle accuse, la propria estraneità ai fatti. 

 

Quindi in quest’ultimo caso, qualora decidesse di voler essere assolto nel merito, il processo per lui andrebbe avanti. 

 

Il Codacons si rivolge, allora, al Presidente Schifani, chiedendogli di rinunciare alla prescrizione. 

 

Infatti, secondo il Codacons un’azione trasparente e responsabile da parte del Presidente  potrebbe contribuire a consolidare la fiducia dei siciliani nella giustizia. 

 

La rinuncia alla prescrizione, dice il Codacons, rappresenterebbe un gesto significativo di apertura e volontà di chiarire ogni aspetto del caso. 

 

Il Codacons ritiene che l’atto della rinuncia dimostrerebbe la piena estraneità del Presidente e l’impegno di quest’ultimo per un processo equo, oltre a rafforzare la percezione di integrità dello tesso nell’ambito delle Istituzioni. 

 

Confidiamo, conclude il Codacons, nel senso del dovere del Presidente della Sicilia nei confronti della comunità che rappresenta. 

 

La decisione di affrontare il procedimento senza ricorrere alla prescrizione sarebbe un segnale di responsabilità e rispetto per i principi fondamentali della giustizia."

Sul tema ancora il presidente della regione Renato Schifani non si è ancora pronunciato.


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