Esattamente un mese, in occasione dell'incredibile incendio dell'aeroporto catanese che ancora brucia sotto la sedia di qualche scienziato, ci eravamo occupati delle voci che circolavano sul fatto che il presidente della regione Renato Schifani era arrivato negli uffici della SAC per presenziare ad una surreale conferenza stampa in…elicottero.
(La foto è di repertorio e non si riferisce all'episodio in questione)
Ora interviene l'associazione nazionale dei consumatori CODACONS che ha emanato un comunicato per annunciare l'accesso agli atti e conseguente esposto sulla vicenda.
Si legge: "Ancora non si placano le polemiche sull'incendio divampato presso l'aeroporto di Catania e a svilupparne di nuove ci ha pensato il Presidente della Regione Siciliana.
Infatti, come è noto, Renato Schifani, insieme al presidente dell’Enac e all’amministratore delegato di Sac, si è recato a Catania il 3 agosto scorso per effettuare il sopralluogo al Terminal A dell'aeroporto.
Ma la circostanza non è passata inosservata al Codacons, poichè quello che è apparso strano è il mezzo utilizzato dal presidente Schifani: un elicottero.
Sì perché il fatto di andare a verificare l'andamento dei lavori di ripristino presso l'aeroporto Fontanarossa era certamente prevedibile ma, invece, il fatto che il presidente usasse l'elicottero non lo era affatto.
D'altra parte, impiegare quel mezzo in un periodo in cui l'uso degli elicotteri per far fronte agli incendi è stato - ed è tutt'ora - quanto mai essenziale, ha spinto il Codacons a depositare un'istanza di accesso agli atti.
Difatti, appare evidente l'interesse pubblico a conoscere l'iter procedurale che avrebbe autorizzato la messa a disposizione di un elicottero per l'attività istituzionale del presidente della regione.
Tutto ciò - secondo il Codacons - perchè è essenziale che tutti i cittadini sappiano come vengono usate le risorse pubbliche.
Vogliamo - prosegue il Codacons - leggere gli atti procedimentali che hanno regolato l'intero trasporto del Presidente presso l'aeroporto, e nello specifico gli atti che consentano di far conoscere e avere contezza se effettivamente il presidente si sia recato all'aeroporto di Catania e poi dall'aeroporto di Catania sia ripartito con un elicottero delle Protezione civile e se corrisponde al vero che l'auto e la scorta che viene utilizzata dal Presidente comunque siano partiti da Palermo e siano arrivate all'aeroporto di Catania e successivamente dall'aeroporto di Catania siano partite alla volta di Palermo naturalmente senza il presidente.
La Sicilia sta affrontando un periodo di grandi difficoltà, e quindi - conclude il Codacons - dobbiamo avere tutti contezza dello stanziamento di risorse collettive per impegni istituzionali e il corretto utilizzo dei mezzi di soccorso e di scorta, perchè se i siciliani fanno fatica a fare la spesa non si possono di certo sperperare i soldi pubblici."
E allora, aspettiamo la risposta all'accesso agli atti del CODACONS, magari è venuto in bicicletta e non se n'è accorto nessuno…
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Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!