Ce ne siamo occupati del porto di Catania, ma probabilmente non abbastanza, non quanto ci si dovrebbe occupare di un'altra delle più importanti infrastrutture strategiche per la città di Catania.
Certo, le vicende dell'aeroporto sono talmente enormi, esagerate, che catalizzano l'attenzione e rendono anche più facile fare pezzi ad effetto, ma il porto di Catania merita altrettanto, anche solo per il modo in cui è ridotto nonostante sia praticamente incastonato al centro di una delle città più belle al mondo.
Abbiamo visto e documentato le condizioni come anche più recentemente le condizioni di accoglienza ed imbarco dei poveri crocieristi.
Adesso, avendo verificato che il 99% dei catanesi non ha idea di come funzioni la gestione del porto di Catania, proviamo a dare qualche informazione, con l'intenzione di aprirci un focus più stabile, almeno finchè le varie autorità non si decidano ad aprirlo davvero alla Città, facendolo diventare quell'attrazione turistica che merita e conferendole quel ruoolo sociale che potrebbe assumere.
Il porto di Catania, insieme a quello di Augusta, è gestito da un ente, Autorità di Sistema del Mare della Sicilia Occidentale, che dipende direttamente dal ministero dei Trasporti , che nomina il suo vertice d'intesa con il presidente della regione siciliana.
L'attuale presidente dell'Autorità portuale è l'ing. Francesco Di Sarcina, un curriculm solido esperto di lungo corso nel settore portuale, già segretario generale dei porti di Messina e La Spezia.
Ad affiancarlo un “Comitato di Gestione” di cui fanno parte il Segretario Generale Attilio Montalto, il Comandante della Direzione Marittima di Catania Contrammiraglio Giancarlo Russo, il Comandante della Capitaneria di Augusta Capitano di Vascello Michele Maltese, l'ing. Giuseppe Galizia dirigente della Città Metropolitana di Catania, l'ing. Dario Niciforo per il comune di Augusta, l'ing. Roberto Meloni per la Regione Siciliana.
Questo almeno a stare a quanto pubblicato sul sito dell'Autorità: non risultano rappresentanti del comune di Catania.
Poi c'è la struttura operativa vera e propria, l'organigramma che prevede una struttura piramidale di otto direzioni tutte sottoposte alla figura del Segretario Generale, che come detto è il dott. Attilio Montalto.
E qua il primo problema che riscontriamo e che sottoponiamo ai nostri lettori.
Di queste 8 direzioni, ben 4 e mezzo sono direttamente gestite dallo stesso Segretario Generale Montalto, compresa quella relativa alla Trasparenza, Anticorruzione, Performance e valutazione della qualità del management: insomma, come al solito l'incredibile confusione tra controllore e controllato che si riscontra solo da queste parti.
Tanto è vero che ci è capitato di leggere alcune delibere, anche di particolare rilevanza ed importo, in cui lo stesso Montalto firma l'accertamento anticorruzione per poi firmare come direttore o Segretario Generale.
Ad esempio,, nel corso di una stessa delibera presidenziale, in questo caso la 84/2023 di cui però ci occuperemo a parte perché pare interessante, il dr. Montalto firma nalla qualità di responsabile anticorruzione:
E poi, nella stessa delibera, quale Segretario Generale per attestarne la legittimità e corrispondenza con i piani aziendali:
Vabbè.
Comunque, il Segretario Generale Attilio Montalto, percepisce uno stipendio annuo, (dati riferiti al 2021, ultimo disponibile con relativo premio) , di 158 mila euro, che con il premio del compenso variabile di 42 mila euro, porta gli emolumenti a 200 mila euro tondi.
Gli altri quattro dirigenti che si dividono le restanti direzioni che non gestisce direttamente Montalto, hanno stipendi simili e che col premio variabile, che però è praticamente uguale per tutti, arrivano anche loro a sfiorare i 200 mila euro annui.
Una governance che supera il milione di euro l'anno di costo di denaro pubblico.
E quindi una domanda banale: tutta questa struttura, con questi costi, è adeguata, in considerazione di come è ridotto il porto di Catania?
E o no il caso che, magari a partire dal sindaco di Catania, ci si occupi un pò di più di quanto accade da quelle parti?
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