Che quanto accada, non ora ma da anni, all'aeroporto di Catania sia al di là del bene e del male, ormai a scriverlo sono tutte le testate giornalistiche del mondo.
Con l"incredibile incendio" del 16 luglio 2023 ed i successivi accadimenti si è raggiunto l'inimmaginabile.
Da allora è accaduto di tutto, una gara a chi è più cialtrone e irresponsabile che non si è mai vista da nessuna parte, con dichiarazioni mistificanti che annunciavano riaperture sempre rinviate ed il cui stesso annuncio aggravava i problemi non consentendo alle compagnie aeree di organizzarsi: un disastro totale.
Le massime istituzioni a difendere l'indifendibile con invenzioni che superano l'abuso della credulità popolare: sono arrivati alla scemenza di dichiarare la disponibilità di basi militari per i voli civili che invece mandavano in giro senza un minimo di organizzazione; hanno coinvolto l'AST in servizi che probabilmente non poteva fare e che per farli ha soppresso quelli che doveva effettuare. Se ne occuperanno le procure competenti penali e contabili.
Le dichiarate 1.100 corse di pullman non si sa quanto sono costate, come sono state commissionate e chi le deve pagare.
Abbiamo assistito allibiti a surreali conferenze stampa con il presunto controllore, il presidente dell'ENAC Pierluigi Di Palma, accanto al presunto controllato l'AD della SAC Nico Torrisi, che ancora non si capisce come sia arrivato a ricoprire quella carica, con in mezzo il presidente della regione Renato Schifani che in tutta questa storia ha dimostrato di capirci meno del ministro dei trasporti Matteo Salvini, eppure entrambi a sparare ridicolaggini una dietro l'altra. In diretta televisiva.
In tutta questa confusione non si hanno ancora notizia delle relazioni dei Vigili del Fuoco né dell'ARPA, le uniche agenzie che avrebbero qualche titolo per dipanare la matassa, che evidentemente ha imbrigliato anche loro.
Ma oggi è arrivato un altro documento, il primo è stato quello della SAC con gli addetti antincendio che non sapevano nulla e uno addirittura morto.
Il documento è firmato dall'ASP di Catania e porta le firme di ben 4 (quattro) direttori:
il direttore UOC LSP dott. Salvo Calì;
il direttore del Dipartimento Prevenzione dott. ing. Antonio Leonardi;
il direttore f.f. SIAV dott.ssa Rosa Rita Lo Faro;
il direttore f.f. SPRESAL dott. Santo De Luca.
Ora, i 4 (quattro) direttori dell'ASP di Catania rispondono, in data 10 agosto, ad una richiesta di informazioni notificata dal Movimento Elettori e Consumatori (MEC) presieduto da Claudio Melchiorre.
I 4 (quattro) direttori, dopo aver chiarito, a modo loro, perché l'obbligo di mascherina FFP3 riguardi solo i dipendenti e non i passeggeri che nello stesso Terminal A a volte stazionano anche più dei primi, chiudono la loro risposta con due frasi che rappresentano la confessione confessata, la prova provata che in questo aeroporto sia accaduto e stia accadendo tutto quello che non dovrebbe accadere in un scalo da 10 milioni di passeggeri.
A partire proprio dal fatto che questo aeroporto ha servizi tarati per 6 milioni di passeggeri e Salvini, Di Palma & C. consentono, da anni, che Torrisi & C. gliene facciano arrivare oltre 10 milioni, senza uno straccio di investimento adeguato e con tutti i disagi che gli utenti di tutto il mondo riscontrano e denunciano da tempo, “incredibile incendio” a parte.
Cosa scrivono i 4 (quattro) direttori dell'ASP di Catania?
Intanto affermano che le loro valutazioni si baserebbero, anzi si basano perché lo scrivono proprio loro, sulla “documentazione prodotta da SAC SpA in merito alla bonifica e al monitoraggio dell'aria”: cioè i controllori controllano sulla base di quello che gli dicono i controllati. Cose da pazzi.
Se questa è la regola del modus operandi dell'ASP di Catania, possiamo tutti stare tranquilli, in tutti i settori.
E poi, i 4 (quattro) direttori dell''ASP di Catania, chiudono: "Si è in attesa, tuttavia, dei risultati del monitoraggio in corso per una rivalutazione delle stesse.
Si tiene in ultimo a precisare che il parametro monossido di carbonio, dai rapporti di prova visionati, non ha mai superato il limite determinato dall'OMS nelle ultime linee guida, neanche nelle prime determinazioni effettuate dopo l'incendio."
Quindi apprendiamo che, sulla base dei dati forniti dalla SAC (controllata) ai controllori (ASP), non sarebbero mai stati superati i limiti di monossido di carbonio determinati dall'OMS, addirittura neanche nelle prime determinazioni effettuate dopo l'incendio."
MA ALLORA, SI PUÓ SAPERE PERCHÉ DIAVOLO HANNO CHIUSO PER 20 GIORNI IL TERZO SCALO AEREO D'ITALIA, DEVASTANDO L'ECONOMIA DI UNA REGIONE E GETTANDO NEL PANICO MILIONI DI PERSONE?
PERCHÉ?
QUI O QUALCUNO STA FALSIFICANDO DI TUTTO, O STANNO GIOCANDO A COPRIRSI A VICENDA O SIAMO DI FRONTE AD UNA COLOSSALE SCHIERA DI INCOMPETENTI ED IRRESPONSABILI CHE NON HA EGUALI AL MONDO E LA CUI PERICOLOSITÁ VA RIMOSSA PRIMA DI SUBITO.
ANZI È GIÁ TARDI. TARDISSIMO.
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Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!