Premessa, siamo sinceramente contenti che in qualche modo, vedremo come nei prossimi giorni, ENAC ha certificato che il Terminal A dell'aeroporto di Catania può riaprire.
L'annuncio di riapertura è stato simbolicamente salutato da un incendio in prossimità dello scalo che lo ha completamente avvolto, a questo si riferisce la foto di copertina: coincidenza.
Pare che in effetti qualche problemino ci sia, tanto è vero che ai dipendenti è stato imposto l'utilizzo della mascherina FFP3 per l'intero turno di lavoro, che in ogni caso non potrà superare le 4 ore; è poi pare che anche in zona fognature si sono accorti che qualcosa non va; nell'arco di una notte sono spuntate sui prati colonnine per le manichette antincendio che non si sa chi ha collaudato; in prossimità delle piste c'è un serbatoio da nove mila litri di carburante posto accanto alla stazione di ricarica dei mezzi elettrici.
Non meno singolare che il terminal riapra solo con una SCIA inviata dalla dirigenza SAC ai Vigili del Fuoco, del cui parere però non c'è traccia. Insomma, come fosse un chioschetto di gelati.
Tutte cose di cui parleremo nei prossimi giorni.
Nel giubilo sconsiderato che subito si è alzato, conferma, per fortuna della città, la sua prudente lucidità il sindaco Enrico Trantino, già durissimo con i colleghi di FdI nei confronti della gestione dell'aeroporto, che adesso, pur ovviamente contento della riapertura, annuncia con un post “di non escludere di chiedere la convocazione di un'assemblea dei soci SAC”, di cui lui rappresenta il 15% e sarebbe ora di farlo valere, anche solo per mettere a verbale le condivisioni di responsabilità, alcune delle quali scontate e già apparse sui social, ma sarebbe bene averle formalizzate a futura memoria ed uso.
Qualcuno dovrà pagarli tutti questi danni.
Comunque, ogni eventuale problema sarà quisquilia: l'importante che si riapra e che soprattutto il presidente della regione siciliana Renato Schifani abbia potuto emanare il suo annuncio, che arriva alle 17.34 di sabato 5 agosto:
Bellissimo, davvero. Autorevole. Credibile.
Quindi ci siamo, per il presidente Schifani “già da questa sera, alle condizioni di normalità”.
Cioè la sera di questo 5 agosto.
Ovviamente a seguire questo lancio, subito tutti gli altri “protagonisti” giubilanti, a partire dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che è stato utile ed efficace quanto il due di coppe con la briscole a mazze.
Ma vediamola questa “immediata normalità”
Ecco i voli in arrivo dal momento della "immediata normalità di Schifani & C.
Ecco i voli in partenza dal momento della "immediata normalità di Schifani & C.
Quasi tutti cancellati, dirottati o in ritardo: bravi, bis.
Quindi, di “normale” ci sono solo le bufale che continuano spudoratamente a propalare senza che nessuno li fermi, consentendogli con questa intollerabile irresponsabilità ad aggravare danni già enormi.
Davvero oltre ogni immaginazione e ben al di là di ogni tollerabile sopportazione.
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Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!