Gaetano Sirna è personaggio da sempre ai vertici della sanità pubblica siciliana, quella che tutti i siciliani apprezzano per la sua crescente efficienza e che i vari governi politici stanno smantellando pezzo per pezzo, ma questa è un'altra storia.
Al momento, grazie ad una “proroga” di cui ci siamo occupati e che trovate in calce, ricopre l'incarico di Commissario Straordinario del Policlinico di Catania, dopo esserne stato direttore generale.
Una vicenda che abbiamo raccontato per alcune stranezze, compreso il voto favorevole in commissione regionale di soli 4 voti su 13, complice l'assenza delle opposizioni tra cui alcuni big…robe sicule
La notizia di oggi è una delibera che la notizia la fa da sola.
Si tratta di una decisione assunta dal commissario straordinario dell'ASP di Messina Bernardo Alagna, assistito dal direttore sanitario Domenico Sindoni e dal direttore amministrativo Catena Di Blasi.
La delibera è la 318 del 28 luglio e sin dall'oggetto è sbagliata: indica infatti la modifica di una delibera del 2022 che invece è del 2018. Ma questa è quisquilia.
La modifica di cui si occupa aveva consentito al dott. Sirna di rimanere in servizio nonostante avesse compiuto, nel 2018, i 65 anni che la legge italiana prevede come limite massimo per andare in quiescenza, stato sociale al quale milioni di italiani ambiscono, molti anche disperatamente, mentre alcuni evidente…no.
Fatto sta che nel 2018, l'ASP di Messina, di cui Sirna è dipendente, accolse la richiesta di proroga e differì l'andata in pensione del nostro sino al 2023, data in cui tra qualche giorno, il 28 agosto per la precisione, Sirna di anni ne compirà 70. Auguri.
In data 25 luglio 2023, con nota 115759, il dott. Sirna chiede all'ASP di Messina di prorogare ulteriormente il suo mantenimento in servizio ed al Commissario Straordinario Bernardo Alagna non pare vero di poterlo fare, tanto che a distanza di tre giorni, il 28 di luglio, emana la delibera di cui sopra che tale istanza accoglie.
Ed ovviamente ben la motiva, perché per una roba del genere la motivazione deve essere forte fortissima: la facoltà di procedere a questa proroga della proroga, secondo l'ASP di Messina, si basa su un parere della Presidenza del Consiglio fresco fresco, n.565 del 30 giugno 2023.
Nella delibera si legge che: “il richiamato art.1 comma 4 bis, è volto a consentire alle pubbliche amministrazioni, in particolare nella delicata fase di attuazione delle misure del PNRR, di non privarsi delle figure dirigenziali apicali in possesso di specifiche professionalità, e dunque, di un bagaglio di competenze ed esperienza ritenuto, in questa fase, non rinunciabile ai fini del più efficiente possibile esercizio dell'azione amministrativa, e che in ragione della complessità dell'incarico conferito, il trattenimento in servizio dei dirigenti apicali risulta necessario e funzionale a preservare, massimizzandoli, il buon andamento, l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa”, ritenendo altresì irrilevante l'età anagrafica del personale in servizio che viene trattenuto ai sensi del sopracitato art. 1 comma 4 bis."
È scritto proprio così nella delibera del commissario Alagna, ed al netto di sintassi e grammatica, il senso è chiaro.
L'età anagrafica, quindi, diventa irrilevante a fronte della necessità della Pubblica Amministrazione: del resto se all'aeroporto d Catania si avvalgono di un dipendente morto per la lotta antincendio, figuriamoci se nella sanità pubblica sicula non ci si avvale di personale anziano. Ci sta.
La motivazione dell'ASP di Messina è, quindi, che ha bisogno del dirigente Gaetano Sirna, sino al compimento dei suoi 73 anni e salvo ulteriori proroghe, per l'attuazione delle misure del PNRR: è scritto così.
Ma allora, se è indispensabile all'ASP di Messina: vogliono spiegare che ci sta a fare il dott. Gaetano Sirna al Policlinico di Catania?
Leggi anche: