
Del tutto normale che ad ogni elezione si registrino fibrillazioni al momento della formazione della nuova amministrazione.
Ma ci sono fibrillazioni che diventano annunci d'infarto, o magari ictus, considerato il livello delle contese.
Tutti i partiti hanno problemi al loro interno, e devono anche fare i conti con l'intenzione dichiarata dal neo sindaco di ottenere rose di nomi se non proprio autorevoli, traguardo impensabile di questi tempi, quanto meno non esagerati.
Tuttavia, tra i partiti che si trovano in maggior ambasce c'è sicuramente la Lega di Salvini, che a Catania ha ottenuto un notevole risultato, certamente attribuibile al recente approdo, con triplo salto mortale senza rete, del gruppo che fa riferimento al vice presidente della regione Luca Sammartino, dei cui cambi di partito e schieramento abbiamo sinceramente perso il conto.
Ora accade che si scontrano le due anime della Lega odierna.
Quella storica, che il partito di Salvini lo ha portato in Sicilia quando sembrava impensabile, e probabilmente lo era, che potesse attecchire, ed invece riuscì ad ottenere ruoli importanti nell'amministrazione Pogliese ed in vari comuni della provincia.
Dall'altra parte, come si diceva, il gruppo Sammartino-Sudano, che ha certamente condizionato il buon risultato elettorale, che però non è certo garanzia di coerenza o identità.
Ed infatti, lo scontro esplode sulle designazioni dei candidati assessori da sottoporre al sindaco Trantino.
L'ala storica propenderebbe per l'avvocato Fabio Cantarella, considerato il fondatore della Lega in Sicilia ed il primo a metterci la faccia prendendosi non poche pietrate, metaforiche ovviamente ma neanche tanto: una volta gruppi antagonisti gli impedirono di partecipare ad. una manifestazione.
Le new entry Sammartino-Sudano spingono invece per uno dei loro candidati preferiti, Giuseppe Gelsomino, al secondo mandato durante il quale è stato all'opposizione della giunta Pogliese.
Magari questo potrebbe anche essere un “peccato” veniale , soprattutto in tempi in cui i cambi di casacca sono premiati in politica quasi quanto un avviso di garanzia.
Più difficile da digerire per i vertici della Lega ed anche per gli altri partner del centrodestra, i pesantissimi giudizi espressi dal consigliere Gelsomino durante un vero e proprio show nel corso di una seduta consiliare in cui, lanciandosi in un parallelo retorico con lo stato dei rifiuti in città e attaccando proprio Fabio Cantarella allora assessore all'Ecologia, definì il partito di cui Cantarella era coordinatore, la Lega di Salvini, “sporco” , come altrettanto “sporca” l'amministrazione Pogliese.
Un pò troppo per farlo digerire come assessore…della Lega: alla sporcizia forse un limite…
…e poi ci si lamenta che l'affluenza cala...