Il presidente della SIDRA, la società per azioni che gestisce il servizio idrico per conto del comune di Catania, è l'on. prof. Fabio Fatuzzo, già parlamentare nazionale ed esponente storico e tra i più autorevoli della Destra catanese.
Nell'ottobre del 2019 viene nominato a capo dell'importante partecipata dall'allora sindaco Salvo Pogliese, con Gaetano Costa vice Presidente e Raffaele Lanteri componente del CdA.
Nei giorni scorsi ha convocato la stampa per rendere un dettagliato resoconto di quanto realizzato nel corso del mandato, annunciando che per il prossimo 15 giugno ha già indetto un'assemblea dei soci con all'ordine del giorno le dimissioni sue e dell'intero consiglio, in ossequio alla legge 30/2000 che prevede la decadenza degli incarichi fiduciari quando interviene un nuovo rappresentante dell'organo mandante, cosa che si è verificata con l'elezione del nuovo sindaco di Catania Enrico Trantino.
Un galateo istituzionale non sempre rispettato.
Quattro anni di mandato impegnativi, con una pandemia mondiale in mezzo e la crisi energetica che ha portato i costi alle stelle, eppure, questa la grande soddisfazione espressa dal vertice di SIDRA, si è riusciti a fare fronte agli impegni con i fornitori senza accumulare debiti ed anzi pagando quelli pregressi ereditati, con ciò contribuendo a sostenere l'economia locale in un momento difficilissimo.
Nel corso del mandato sono stati finanziati 30 milioni per il completamento delle condotte di adduzione e 50 milioni per la digitalizzazione della rete idrica e la ricerca delle perdite.
Chiarito anche il caso esploso qualche anno fa con quelle che vennero definite “bollette pazze”, in realtà causate dal fatto che non venivano effettuate da anni le letture dei consumi effettivi, provocando così un conguaglio pesante al momento della regolarizzazione. In quel caso SIDRA intervenne consentendo la rateizzazione dei debiti degli utenti e da quel momento la corretta lettura ha evitato il ripetersi di ulteriori tensioni con l'utenza.
Sempre nello stesso periodo sono stati investiti 34 milioni per le forniture tecniche per la depurazione e la rete idrica, 7 milioni per la manutenzione ordinaria e straordinaria e 8 milioni per servizi di gestione.
Importante viene ritenuta la convenzione con enti terzi quali le università di Catania e della Marche per il controllo e l'ottimizzazione dei servizi di depurazione.
In programma la realizzazione di un essiccatore termico a servizio del depuratore, la riqualificazione ambientale della Zona Industriale, con il ripristino della linea di trattamento della acque reflue e la realizzazione di sistemi fitodepurativi.
Non meno importanti la realizzazione di un impianto per l'autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con anche la rifunzionalizzazione della sorgente Piedimonte Etneo e lo studio di nuove sorgenti acquifere nell'apparato vulcanico dell'Etna.
Abbiamo quindi incontrato il presidente Fatuzzo, che in una lunga chiacchierata ha spiegato le criticità trovate al momento dell'insediamento, quelle risolte e quelle in corso d'opera, con uno sguardo al futuro, partendo dalla soddisfazione che, nel corso del mandato, tutti i bilanci si sono chiusi in positivo.
Resta drammatica la situazione della Zona Industriale, che, per quanto riguarda la gestione idrica, nel 2020 è stata consegnata dall'IRSAP alla SIDRA in condizioni letteralmente disastrose, senza neanche un censimento delle aziende ed impianti esistenti.
Grave. anche la situazione irrigua nella Piana di Catania
Il futuro della SIDRA è ancora oggetto di discussione e restano sul tappeto due problemi rilevanti: l'ipotesi di accorpamento con la società comunale che si occupa del gas e l'infinito contenzioso con il consorzio pubblico-privato SIE, che si trascina da anni ed ha visto sentenze del CGA inspiegabilmente contraddittorie tra loro.
Al di là della ricostruzione e delle prospettive, da raccogliere l'avvertimento del presidente Fatuzzo che ricorda come il servizio di gestione delle risorse idriche non sia solo essenziale, ma chiaramente vitale, dipendendo da esso il benessere di un'intera comunità, sia per l'uso domestico che per quelli agricoli ed industriali.
Ed è quindi bene vigilare con scrupolo sui prossimi assetti, confidando che la nuova amministrazione comunale con il sindaco Trantino, che ha il controllo di queste importanti società partecipate, possa scegliere con oculatezza i prossimi vertici, individuando, nell'ambito delle inevitabili e comprensibili appartenenze, le migliori competenze.
Si spera.