È pazzesco quello che capita a Catania.
Abbiamo seguito, come gran parte delle testate di tutt'Italia, quanto accaduto nell'ambito della Sanità, anzi sanità catanese con gli arresti e interdizioni che hanno decapitato, insieme ad altre figure, il vertice dell'Ordine dei Medici di Catania: vice presidente Ezio Campagna, direttore Gesualdo Missale e consigliere Ferlito agli arresti ed il presidente Igo La Mantia interdetto per un anno.
La lettura delle 1041 pagine dell'ordinanza del GIP Simona Ragazzi, con parte delle intercettazioni collezionate dagli investigatori coordinati dalla PM Alessandra Tasciotti (tra l'altro pesantemente insultata dagli indagati), fa emergere un quadro desolante, agghiacciante.
Magari la differenza, per quanto ci riguarda, è che quei fatti questa testata li aveva anticipati di qualche anno: ma non è questo il punto.
Il punto è che nel pomeriggio di ieri è stato diffuso un comunicato stampa proprio dall'Ordine dei Medici di Catania.
Lo riportiamo testualmente.
Questo il titolo, tutto in maiuscolo:
ORDINE MEDICI DI CATANIA, RINNOVATO CONSIGLIO DIRETTIVO: ALFIO SAGGIO NUOVO PRESIDENTE
e poi il testo, surreale:
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania si è riunito ieri pomeriggio (15 maggio) per rinnovare le cariche.
All’unanimità è stato eletto Alfio Saggio quale presidente, Pino Liberti (vicepresidente), Giuseppe Distefano (segretario) ed Elisabetta Battaglia (tesoriere). Il direttivo rimarrà in carica fino a dicembre 2026.
«Nel ringraziare il Consiglio per la fiducia riposta – sottolinea il neopresidente Alfio Saggio – un pensiero va al mio predecessore Igo La Mantia, a cui rinnovo stima e amicizia. In questo delicato momento, il mio attaccamento e la lunga militanza all’Istituzione ordinistica mi hanno indotto ad accettare un incarico così complesso. L’obiettivo sarà quello di contribuire a ripristinare un clima di serenità e condurre al meglio l’attività ordinaria e istituzionale dell'Ordine, a garanzia dell’intera categoria. Sono convinto che con la collaborazione dell’intero Consiglio direttivo e di tutti gli iscritti riusciremo in quest’intento».
Sin qui il comunicato, su cui vale la pena soffermarsi perché appare davvero oltre misura.
In pratica, come abbiamo ricordato in apertura, l'ordine dei medici di Catania è stato decapitato da un'inchiesta giudiziaria che ne accusa i vertici di pesantissimi reati, ipotesi che rivelano come proprio l'ordine era stato trasformato in una specie di centrale del crimine finalizzato all'accaparramento di risorse da destinare a familiari e clientes degli stessi membri dell'associazione o di politici sodali, utilizzando progetti vari e singolari “fondazioni” nate e scomparse.
Ora, come nulla fosse, gli altri componenti superstiti di quello stesso direttivo, quegli stessi soggetti che hanno votato il presidente ora interdetto, il vice presidente ora arrestato ed approvato gli atti del concorso del direttore anch'egli arrestato, piuttosto che dimettersi per decenza e prudenza, anche solo per il fatto di aver condiviso, nella migliore delle ipotesi senza accorgersi di nulla, anni al fianco di chi compiva tutti quegli atti emersi dalle intercettazioni, si sono tranquillamente riuniti e si sono rinnovati gli incarichi: ma non è pazzesco?
E per di più, il neo-presidente Alfio Saggio ha sentito l'esigenza di rinnovare, urbi et orbi, la sua stima e amicizia nei confronti del predecessore interdetto. Stima?
Per non dire che come vice presidente hanno eletto lo stesso Pino Liberti che, prima di diventare il commissario covid del governo Musumeci, è stato il presidente di quella stessa “fondazione” che ricorre più volte negli atti dell'inchiesta.
Ora, l'Ordine dei Medici, che è un ente pubblico, esercita funzioni delicatissime e dovrebbe risultare intollerabile, anzi proprio impensabile che possa essere gestito da persone che, ripetiamo, nella migliore delle ipotesi, si sono già rivelati talmente inadeguati da non capire cosa gli accadesse intorno.
E invece, brindisi e vanno avanti, come nulla fosse.
Ma non è pazzesco?
Ma è davvero questa la rappresentanza dei quasi 10 mila medici catanesi?
Bhe, contenti loro…a noi spiega molte cose.
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