Della vergogna di San Berillo, una delle più incresciose onte che incombono da anni sulle spudorate teste dei rappresentanti di tutte le istituzioni (in)civili catanesi, abbiamo scritto decine di volte ed in calce ne proponiamo una carrellata.
Un esempio plastico, evidente, inconfutabile da che razza di incapaci è gestita questa città: a tutti i livelli ed in ogni settore della Pubblica Amministrazione. È veramente scioccante dover prendere atto di quanta gente inutile sia pagata con sodi pubblici per non concludere nulla ed anzi fare danni in maniera impunita.
Lo scandalo è quotidiano, basta passare per la via di Sangiuliano, ma nei giorni scorsi ne è capitata una più grave del solito, con l'aggressione di un'operatrice dell'associazione Trame di Quartiere che proprio a San Berillo ha sede ed ha deciso di reagire con un tentativo di coinvolgere la cittadinanza.
Il comunicato di Trame di Quartiere:
A seguito dell’ennesimo atto di aggressione violenta contro una nostra operatrice della Caffetteria Trame Café e socia della Cooperativa Trame di Quartiere, abbiamo deciso di proclamare mercoledì 5 Aprile una giornata di sciopero e volantinaggio per dire “Via la Violenza da San Berillo” perché le Istituzioni cittadine non si voltino dall’altra parte.
Dopo lo scoppio della pandemia il livello di violenza, trascuratezza e incuria del Quartiere da parte delle istituzioni è aumentato sensibilmente.
Da quartiere a “luci rosse” San Berillo è diventato un quartiere a “luci spente”, tanto è alto il disinteresse della Questura, dei Servizi Sociali del Comune di Catania e delle istituzioni in generale che hanno permesso nel giro di pochi anni il proliferare di meccanismi di sfruttamento, povertà e marginalità sociale dove la Violenza la fa da padrone.
In questo contesto l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui crack e psicofarmaci, regola un sostanziosa parte delle relazioni tra le persone che vivono in quartiere.
In questi anni l’errore più grande è stato quello di considerare San Berillo un luogo da preservare contro la speculazione e gli speculatori, non tenendo in considerazione che organizzazioni criminali in maniera diretta e indiretta hanno cominciato ad operare in maniera indisturbata imponendo la legge del più forte parlando il solo linguaggio che conoscono: la violenza in tutte le sue forme.
Numerose sono state le denunce degli abitanti e di Trame di Quartiere nei confronti della Questura, Prefettura e dei Servizi sociali del Comune di Catania per trovare soluzioni condivise per rendere il quartiere più sicuro per i propri abitanti e per dare risposte alla grave marginalità sociale che vivono.
Le nostre denunce puntualmente non hanno trovato risposte, le istituzioni si sono girate dall’altra parte perché il tema “San Berillo” non interessa e va bene così com’è.
Questo atteggiamento di menefreghismo lo notiamo ogni giorno con interventi delle forze dell’ordine insufficienti che non vanno a fondo sulle trame illegali esistenti e oramai radicate.
Per queste ragioni mercoledì 5 aprile sciopereremo, astenendoci dai nostri servizi di caffetteria sociale, di sportello housing e animazione territoriale, per dialogare con gli abitanti e denunciare l’abbandono delle istituzioni che permette il proliferare della violenza in tutte le sue forme.
Invitiamo gli amici e sostenitori di Trame di Quartiere a supportarci mercoledì 5 aprile, dalle 10 alle 12 nei nostri locali in via Delle Finanze 35.
A partire dalle 18 i soci e le socie di Trame di quartiere parteciperanno alla via Crucis che si svolgerà tra le vie del quartiere con la Presenza del Monsignor Renna. Un momento di raccoglimento non solo religioso dove ogni tappa sarà segnato dai racconti di vita personale di alcuni abitanti.
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