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DIBATTITO PER CATANIA (e non solo), Dario Riccioli: "Io credo che anche a Catania..."

06-03-2023 05:30

Dario Riccioli*

Cronaca, Focus, Voci Catanesi,

DIBATTITO PER CATANIA (e non solo), Dario Riccioli: "Io credo che anche a Catania..."

"È una grande città, è arrivato il tempo, perché non c'è più tempo..."

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Caro Direttore,

da due anni ormai la nostra città di CATANIA sta attraversando una crisi economica, morale e sociale di cui tutti noi siamo ben consapevoli.

 

L’economia locale sta subendo la crisi pandemica e la guerra in Ucraina.

 

L’aumento dei prezzi al consumo ha determinato l’inevitabile impoverimento di quelle classi sociali che non erano preparate a sostenere le conseguenze della pandemia e del conflitto bellico.

A queste, che possiamo definire crisi globali, dobbiamo aggiungere la crisi locale data dai dissesti che hanno colpito la città di CATANIA.

 

L’inesperienza della classe dirigente degli attuali partiti politici, unitamente alla impreparazione di molti eletti, ha indebolito duramente la nostra economia, anche in conseguenza dell’avidità e dell’irresponsabilità di alcuni.

 

Tale crisi tuttavia, non è da attribuire soltanto ai partiti: essa è, anche, espressione del nostro fallimento nel compiere scelte dure e preparare la nostra collettività ad una nuova era.

Ad un giorno nuovo.

 

Le sfide che la nostra Comunità dovrà affrontare nel futuro sono reali, sono serie e sono molte e non saranno vinte facilmente o in un breve lasso di tempo.

Ma esse, con l’aiuto di Tutti, saranno vinte.

 

Le DONNE e gli UOMINI che si sono riuniti nei movimenti civici (nati dalla voglia di contribuire alla rinascita di CATANIA) e che hanno offerto spontaneamente una visione di come sarà la città nei prossimi trent’anni, hanno scelto la speranza sulla paura, l’unità degli scopi sul conflitto e la discordia.

 

Infatti, mentre i tradizionali partiti politici si riuniscono - a sinistra, in improbabili tavoli tecnici per capire cosa occorre fare per il rilancio di CATANIA (come se essi fossero “vergini” rispetto alla gestione della macchina comunale) ed, a destra per litigare sulla scelta del nome da presentare quale candidato Sindaco unitario, la città continua a bruciare ed i problemi rimangono senza alcuna soluzione: mancano due mesi alle elezioni della Giunta Municipale e del Consiglio cittadino e, ancora, non sappiamo quale sarà il progetto che i tradizionali partiti offriranno agli elettori per la definitiva rinascita della città.

 

Caro Direttore, CATANIA è una grande città; la comunità dei catanesi ha una storica tradizione culturale, sociale ed economica.

 

È arrivato il tempo, perché non c’è più tempo, di mettere da parte le futili lagnanze e le false promesse; le recriminazioni ed i falsi dogmi, che per troppo tempo e troppo a lungo hanno strangolato la nostra comunità.

 

Le cose giuste, quelle che si devono fare, non hanno un colore politico; non sono né di destra, né di sinistra: sono giuste. Punto.

 

È arrivato il tempo di mettere da parte le liti infantili e di riaffermare lo spirito durevole della nostra intera comunità.

Di scegliere la nostra storia migliore e la nostra migliore tradizione e ribadire il nobile principio proclamato nella nostra Costituzione Repubblicana: tutti i cittadini sono uguali, liberi e meritevoli di una possibilità per sviluppare la propria persona e partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale dell’intero Paese.

 

Io credo che anche a CATANIA sarà possibile recuperare il gettito fiscale e dare eticità alle tasse locali, riducendo gli sprechi e gestendo al meglio le entrate fiscali.

Io credo che anche a CATANIA sarà finalmente possibile avere un servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti efficiente, come accade in gran parte delle città al mondo.

Io credo che anche a CATANIA si possa sfruttare la naturale vocazione “verde” cittadina, utilizzando al meglio le immense risorse naturali per creare energia pulita.

Io credo che anche a CATANIA si potrà sviluppare una politica orientata a recuperare fonti alternative, per garantire un risparmio di spesa alla P.A. e, conseguentemente, al cittadino.

Io credo che, anche a CATANIA, si possa approvare il Piano Urbanistico Generale e realizzare il cd. WATERFRONT.

Io credo che, anche a CATANIA, si possa approvare un regolamento che aiuti la creatività dei tanti imprenditori disponibili ad investire in città, nel rispetto delle leggi che regolano il settore, non trascurando la normativa in materia di inquinamento (acustico e di emissione di odori) e di sicurezza pubblica.

Io credo che anche CATANIA ritornerà ad essere una città sicura ed i cittadini non avranno più paura.

Io credo che, anche a CATANIA, si possa approvare un valido ed efficace piano triennale per la lotta alla corruzione e, per tale via, garantire la trasparenza.

Io credo che, anche a CATANIA, si possa investire nella cultura riducendo al minimo la dispersione scolastica anche grazie all’apporto di una delle più antiche università italiane.

Io credo che, anche a CATANIA, lo sport possa stimolare la competitività e l’aggregazione sociale; rappresentare uno strumento per la promozione nel mondo delle eccellenze cresciute nel nostro territorio. Oltre che volano per lo sviluppo economico dell’intera comunità.

 

Caro Direttore, al punto in cui è stata portata la nostra città, non resta altro che sperare nel risveglio dei partiti e di un loro moto di orgoglio e di responsabilità verso la città, perché non abbiamo bisogno del partito del non voto, ma di risvegliarci e di vivere con fiducia un giorno nuovo.

 

Un caro saluto e buon lavoro.

 

(Dario RICCIOLI)


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