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Se le varie amministrazioni comunali, nel rispetto delle promesse elettorali, fossero puntuali come la buca stradale di via Torino, potremmo considerarci una città quasi seria.
E infatti, come le luminarie che già inondano la città in spregio ad ogni emergenza energetica, è lei la regina della tempestività: la scaffa di via Torino.
Ogni anno passiamo e sappiamo di trovarla lì, all'angolo della via Brancati, presente e narcisa, nonostante ogni tentativo di mascherarla, nasconderla, a dispetto di ogni intervento tanto cosmetico quanto inutile.
Del resto si trova in un quartiere di per sè allucinato, Vulcania, quello con al centro quella specie di cattedrale del commercio mancato, con le sue botteghe vuote che ne fanno un paesaggio spettrale.
Neanche commentiamo più, ci limitiamo, anche noi puntuali anche stavolta, la foto è di ieri, a dare la notizia di ogni anno: la buca di via Torino è di nuovo lì, al centro di una strada tutta crepe e rattoppi che definirla tale è comico e si vorrebbe tanto conoscere il nome di chi l'ha collaudata
Ironia noir a parte, non è per niente una notizia banale che nella nona città d'Italia non si riesce a sistemare neanche una buca: non è per niente una notizia banale.


E nel frattempo aspettiamo le prime piogge per spostarci in piazza Alcalà e Santa Maria Goretti.
Ci vediamo lì.
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