
Circolano sui social alcune immagini dello stato di vergognoso degrado con cui vengono lasciate esposte le bandiere di Stato dalla Camera di Commercio de Sud Est, che poi è sempre quella che non dovrebbe neanche esistere più ed è ancora lì, evidentemente in uno stato di sciatteria che qualcuno dovrebbe affrontare, considerato che ormai da un biennio le autorità responsabili non riescono a risolvere l'ormai comica vertenza di cui abbiamo scritto più volte.
Sulla facciata di piazza Borsa si possono scorgere due stracci a brandelli di quella che una volta doveva essere la Bandiera Italiana.
A tal proposito le normative sono abbastanza chiare.
Sul sito della Prefettura si legge una nota del 2013:
OGGETTO : Decoro delle bandiere esposte all’esterno degli edifici pubbici.
A seguito di recenti articoli di stampa che hanno posto in evidenza lo stato di estremo degrado di alcune bandiere nazionali esposte presso edifici di Amministrazioni pubbliche, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ritenuto opportuno ricordare ancora una volta l’attenzione che deve essere prestata perché uno dei simboli dello Stato democratico e repubblicano sia oggetto di massimo decoro.
La materia è regolata dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22, e dal D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121, che stabiliscono criteri e modalità di esposizione della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione Europea all’esterno degli edifici sedi di uffici pubblici ed istituzioni; a tale proposito giova ribadire quanto disposto dall’art. 9, del citato D.P.R. n. 121/2000:
“Le bandiere sono esposte in buono stato e correttamente dispiegate; né su di esse, né sull’asta che le reca, si applicano figure scritte o lettere di alcun tipo.
Su ciascuna asta si espone una sola bandiera.2
Si ritiene opportuno ricordare anche i risvolti penali connessi ad un utilizzo oltraggioso della Bandiera nazionale, richiamando quanto stabilito dall’art. 292 del codice penale, così come modificato dall’art. 5 della Legge 24 febbraio 2006, n. 85: “ (…) Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni. Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali “.
La stessa Presidenza ha, quindi, raccomandato di procedere ad un’attenta verifica dei vessilli, avendo cura di controllare sia la corretta esposizione nel rispetto delle regole protocollari, sia che gli stessi non si presentino logori, scoloriti, strappati, sporchi o male avvolti intorno all’asta, con invito ad immediata sostituzione di eventuali bandiere in stato di degrado.
Tali raccomandazioni sono valide sia per le sedi di edifici pubblici distribuite sul territorio nazionale sia per le sedi di rappresentanza di istituzioni pubbliche italiane all’estero.
Si ringrazia e si resta in attesa di cortese assicurazione.
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