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Polo Industriale Siracusa: si avvicina il D Day per l'embargo russo, sindaci e operatori rilanciano l'allarme

25-10-2022 07:03

redazione

Cronaca, Focus,

Polo Industriale Siracusa: si avvicina il D Day per l'embargo russo, sindaci e operatori rilanciano l'allarme

QUALCUNO BATTERÅ UN COLPO? E ADESSO CI SONO DUE MINISTRI SICILIANI E PER GIUNTA COMPETENTI ENTRAMBI SULLA MATERIA...

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Ne abbiamo già scritto, il tempo passa, la fatidica data del 5 dicembre, in cui scatterà l'embargo per il petrolio russo con conseguente blocco della raffineria siracusana della Lukoil, si avvicina e, a quanto si sa, nessuno se ne sta occupando adeguatamente, col rischio di provocare quella che è stata definita un ecatombe industriale con la perdita immediata di decine di migliaia di posti di lavoro: e ci manca solo questo.

 

È stato quindi convocato dal Sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare e si è riunito il 24 ottobre il Tavolo Tecnico Permanente Portuale sulla situazione del Polo Industriale di Siracusa, al quale hanno partecipato da Sindaci, Parti Sociali, Associazioni di Categoria e Imprese, Organizzazioni Sindacali, Rappresentanze Portuali, Deputati Regionali, e che si è concluso con un documento allarmato e allarmente che è stato inoltrato ufficialmente alle varie autorità, a partire dal neo presidente del consiglio Giorgia Meloni, al presidente della regione Schifani ed ai neo ministri siciliani Nello Musumeci e Adolfo Urso che hanno deleghe specifiche sul caso: le politiche del Mare e del Sud per il primo e lo Sviluppo Economico il secondo.

 

Ecco il documento:
 

"IL TAVOLO TECNICO PERMANENTE PORTUALE ESPRIME
 

preoccupazione ed allarme per la drammatica emergenza derivante dall'embargo sul petrolio russo che, decorrendo, come previsto, dall'inizio del prossimo mese di dicembre, lascia intravedere il totale blocco delle attività industriali connesse al ciclo di raffinazione e, con esso, devastanti conseguenze sull'occupazione delle imprese del petrolchimico e dell'indotto.
sull'approvvigionamento energetico locale, regionale e nazionale, sull'economia del territorio, comprese le attività portuali con gravissima compromissione della vocazione commerciale particolarmente del porto di Augusta.

 

I partecipanti al TAVOLO, peraltro consapevoli della particolare fragilità del contesto industriale, oggi anche interessato da importanti interventi della Magistratura al riguardo delle condizioni di depurazione dei reflui,


RITENGONO
che la situazione richieda una iniziativa istituzionale che, per ampiezza ed urgenza, si appalesa senza precedenti, di totale condivisione in ambito territoriale, da muovere in direzione del Governo Centrale, in primo luogo, con incessante interlocuzione con il Governo Regionale, in spirito di unità e rappresentanza delle comunità locali e del mondo produttivo e del lavoro.


Gli stessi partecipanti

RICHIEDONO ED AUSPICANO

la massima attenzione degli organi politici e dei soggetti istituzionali, avvertendo la drammaticità del momento e i rischi sociali che vi si accompagnano, i cui effetti nel territorio e nel suo contesto socio-economico andrebbero a sommarsi con l'aumento incontrollato dei costi energetici per famiglie e imprese e con l'impennata dei prezzi dei prodotti al dettaglio, a partire dagli alimentari.


Nello scenario che si prospetta, il TAVOLO
SOLLECITA E RECLAMA
l'assoluta e motivata necessità di approntare soluzioni normative, da assumere con i caratteri di urgenza previsti dalla Costituzione, affinché siano garantite risposte rapide ed efficaci ad una condizione che, con l'approssimarsi del blocco industriale, rischia di condurre al collasso economico di un intero territorio."

 

Sin qui il documento siglato unitariamente da sindaci, associazioni e parti sociali:

ORA QUALCUNO BATTERÁ UN COLPO?

 

... E ADESSO CI SONO DUE MINISTRI SICILIANI E PER GIUNTA COMPETENTI ENTRAMBI SULLA MATERIA...


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