È già la terza puntata che dobbiamo dedicare a questa incredibile saga che sta diventando emblematica di un modo di intendere i ruoli pubblici ed è interessante seguirne gli sviluppi: sperando che finisca nel modo migliore per la comunità lentinese e per il perseguimento dell'interesse generale, che non è prendere locali pubblici e dividerli a piacimento, quanto piuttosto stimolare e sostenere progetti che ne consentano la conservazione e la massima fruibilità pubblica, sempre nel rispetto della legge.
L'ultimo episodio riguarda la seduta del consiglio comunale di Lentini del 19 ottobre durante la quale il sindaco Lo Faro ha illustrato il suo punto di vista sulla vicenda che ci occupa.
Non commentiamo, chi ha interesse lo ascolti e poi legga la risposta della cooperativa “Badia Lost & Found” che contesta punto per punto la ricostruzione fatta dal sindaco.
Riportiamo soltanto la conclusione del lungo post della cooperativa, con una domanda che rappresenta il vero cuore della questione:
"Ma perché accanirsi così tanto contro un’organizzazione giovanile, che in questi anni si è presa cura di un bene pubblico totalmente abbandonato, facendolo diventare protagonista della scena culturale regionale e nazionale, ha coltivato bellezza nel territorio e ha praticato costantemente l’inclusione e il coinvolgimento dei cittadini e la promozione turistica e culturale della nostra Città?"
Per concludere con una promessa:
"Qualunque sia la risposta, vogliamo però rassicurare tutti che non demorderemo!"
Nel frattempo, proprio in questi giorni, la stessa cooperativa “Badia Lost & Found” che tanto ostruzionismo sta ricevendo nel suo stesso comune, continua a ricevere importanti riconoscimenti, della serie "nemo propheta in patria": a Palermo, rappresentata dalla consigliera d'amministrazione dr.ssa Marta La Ferla, esperta in innovazione culturale, è stata chiamata a relazionare al più importante Forum del Mediterraneo sulla Promozione e la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, organizzato da “Fondazione Le Vie dei Tesori”, Regione Siciliana e Università degli Studi di Palermo - Younipa, in collaborazione con Unione Europea, Ministero della Cultura e Città di Palermo.
E per cosa è stata chiamata la cooperativa? Proprio sulle esperienze di rigenerazione urbana, cura e valorizzazione del patrimonio culturale di Lentini condotte dalla nostra azienda. Cose da pazzi!
Il Forum ha visto, inoltre, la partecipazione di un’altra Socia della stessa cooperativa lentinese , la dott.ssa Elisa Bonacini, nella sua qualità di Archeologa ed Esperta internazionale in Comunicazione Digitale.
Quindi, mentre esperti di livello internazionale guardano all'esperienza della cooperativa “Badia Lost & Found” come esempio di "buona pratica", magari prendendola a modello, l'amministrazione del sindaco Lo Faro si sta molto brillantemente esibendo in uno spettacolo ...lasciamo perdere...
Ma non è da arrabbiarsi seriamente?
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