Qualche settimana fa abbiamo lanciato l'allarme sulle sorti del "Palazzo Beneventano" di Lentini, un bene storico che era entrato in un circuito virtuoso di valorizzazione da parte di privati, bruscamente interrotto dalla giunta del sindaco Rosario Lo Faro che ha dimostrato subito che non ha idea di cosa fare e probabilmente sta facendo danni, a giudicare da com'è ridotto Palazzo Beneventano già in stato di abbandono da quando questi geniali "amministratori" ci hanno messo mano.
E la conferma arriva adesso, con i suoi ultimi confusissimi atto: se gestisce il comune come sta affrontando questo caso, se fossimo lentinesi saremmo seriamente preoccupati.
Ci riferiamo a due delibere assunte dalla giunta comunale lentinese, la 150 del 7 ottobre e la 154 del 17 dello stesso mese.
Con la prima, la 150, che segue quella di revoca del partenariato pubblico-privato avviato dalla precedente amministrazione e che abbiamo raccontato nel precedente articolo, viene effettuata una sorta di assegnazione "salomonica" del Palazzo Beneventano che, con qualche tratto di matita colorata sulla piantina, viene diviso in due spazi che vengono affidati ad entrambe le due associazioni che avevano partecipato alla procedura di partenariato: in pratica come fosse una comune bottega cui fare un centro sociale o un dopo lavoro.
Ovviamente non era questo il senso della proposta di partenariato, che al contrario richiede, per legge, un progetto che ne preveda la sua valorizzazione ai fini della massima fruibilità da parte del pubblico.
Ma non ci soffermiamo su questo, al momento, anzi, ci piacerebbe poterlo approfondire magari in un prossimo Talk in diretta dove potremo mostrare i luoghi e sentire dalla viva voce dei protagonisti quello che sta accadendo.
Fatta la delibera 150, del tutto sconclusionata, la giunta del sindaco Lo Faro ritorna sull'argomento e dopo appena 10 giorni, senza neanche consultarsi con le parti, la revoca perché si "accorge", con una funambolica interpretazione autonoma e senza contraddittorio, che la cooperativa “Badia Lost & Found” non avrebbe i requisiti per ottenere l'assegnazione di Palazzo Beneventano.
Dimentica, l'immaginifica giunta Lo Faro, che proprio la cooperativa “Badia Lost & Found” è la stessa che da ben 6 (SEI) anni dopo averlo recuperato, con fondi propri, manteneva e gestiva lo storico Palazzo rendendolo un centro di attrazione e produzione culturale che, ovviamente, adesso è stato abbandonato.
Immediata quindi la reazione a questo ennesimo patatrac dell'amministrazione comunale da parte della cooperativa, che affida ad un post Facebook il suo sconcerto, spiegando la realtà dei fatti:
A rincarare la dose un altro post, di Saverio Bosco, che dimostra documentalmente, quali siano gli effetti nefasti della scellerata posizione assunta dalla giunta Lo Faro: dopo tutti gli sforzi ed i fondi propri profusi dal gruppo di professionisti e cittadini lentinesi della cooperativa “Badia Lost & Found” per ben 6 (SEI) anni per recuperare Palazzo Beneventano, doveva arrivare il sindaco Lo Faro per ridurlo nuovamente così:
Ora, al di là del giudizio politico, amministrativo e persino morale su questa incredibile vicenda: è possibile che ci sia in atto un danno erariale che merita di essere approfondito dalle autorità competenti?