Bello davvero, cominciano a tornare, dopo due anni di pandemia, gli studenti stranieri del progetto Erasmus.
La notizia è buona e fa da contraltare a quella pessima delle migliaia di giovani catanesi che decidono di formarsi in università diverse da quella etnea, non per libera scelta ma indotti dal fatto che quella catanese resta agli ultimi posti di tutte le classifiche mondiali e per di più travolta da continui scandali. Ma questa è un'altra storia che speriamo prima o poi finisca.
La notizia buona è che continuano ad arrivare studenti stranieri, provenienti da tutta Europa, che scelgono Catania, certamente attratti dalla bellezza della città, nell'ambito del programma Erasmus.
L’Erasmus è il progetto dell’Unione Europea che permette a studenti universitari di intraprendere un periodo di studio in una Università di altri Paesi membri dell’UE, o di Paesi extra-europei partner del programma.
Questo periodo di studio all’estero viene sovvenzionato dall’Unione Europea con una borsa di studio.
L’idea di fondo è che, studiando all’estero con il programma erasmus plus, gli studenti possano migliorare le proprie capacità di comunicazione, la conoscenza di lingue straniere e le competenze interculturali, particolarmente apprezzate dai futuri datori di lavoro.
Inoltre, il confronto tra sistemi d’istruzione diversi arricchisce gli studenti, fornendogli nuove prospettive e spunti utili per il loro percorso formativo.
Il primo gruppo per questo anno accademico è composto da quasi 200 studenti e l'organizzazione della loro permanenza non è per niente semplice.
A far fronte alle loro esigenze di varia natura si è come ogni anno attivato l'Ente Regionale per il Dirirro allo Studio, l'ERSU Catania con sede in via Etnea 570.
Il suo presidente prof. Mario Cantarella, con il vice presidente prof. Salvo Cannizzaro, hanno coinvolto tutti gli uffici competenti, affidando all'Ufficio Stampa diretto dal dr. Giampiero Panvini, con la collaborazione dell'esperta per la comunicazione social dell'Ente Rosanna La Malfa, il compito di assistere praticamente gli studenti in tutti gli adempimenti necessari per poter fruire dei vari servizi offerti dall'Ente.
Ad accoglierli nel corso di un evento di benvenuto il direttore dell'ERSU ing. Salvatore Cantarella che ha spiegato le modalità di ospitalità presso le strutture dell'ERSU a Catania oltre alla possibilità di avvalersi delle mense già a disposizione degli studenti iscritti presso l'università di Catania.
I vertici dell'ERSU Catania, con tutto il personale e nonostante le ormai croniche carenze di organico, si sono detti felici di poter contribuire anche quest'anno alla migliore resa del progettto ERASMUS che rappresenta uno straordinario strumento di scambio culturale, auspicando che gli studenti catanesi che partecipano andando all'estero possano essere accolti con la stessa cura e attenzione di cui possono godere gli attuali ospiti, consapevoli che il modo in cui li si accoglie e assiste rappresenta un'importante biglietto da visita che contribuisce alla migliore immagine per la nostra città.
Che ne ha tanto bisogno, aggiungiamo noi.
È opportuno segnalare che i canali social dell'ERSU Catania sono i più frequentati d'Italia e forniscono in tempo reale risposte alle esigenze degli studenti iscritti, come in questo periodo in cui numerosissime sono le richieste di informazioni per le borse di studio in fase di richiesta ed assegnazione.
Come plus per gli studenti stranieri di Erasmus, per farli sentire il più possibile a casa loro e tutelati, a tutti gli studenti è stato fornito un numero di cellulare diretto afferente l'ufficio stampa dell'ERSU, cui potranno rivolgersi per qualsiasi esigenza.
Insomma, una buona notizia ed una buona pratica che merita supporto e speriamo possa servire per dare una migliore reputazione alle nostre istituzioni universitarie oltre che alla nostra città. Magari.
Leggi anche: