È stato difusso nei giorni scorsi e, lo diciamo da laici laicisismi, è bellissimo.
Ci è stato inoltrato, è giusto dirlo, da Roberto Nanfitò, già Segretario Generale dell'Autorità Portuale di Catania: grazie.
Si tratta di un video di pochi minuti, 2.31 secondi per l'esattezza, se vogliamo anche abbastanza semplicistico sul piano tecnico e forse ingenuo sul piano comunicativo.
Eppure POTENTISSIMO.
È il video "prodotto" dai "Vescovi di Sicilia" e lanciato come appello ai candidati presidenti della regione siciliana.
Si chiede dialogo con i cittadini, solidarietà e sussidarietà, cura dell'ambiente come dei più poveri e deboli, si invita ad usare i fondi del PNRR badando alla rinascita e sviluppo della nostra terra attraverso investimenti in infrastrutture, trasporti e sanità, trovando una soluzione definitiva allo smaltimento dei rifiuti, sostenendo le famiglie con reddito insufficiente come anche gli anziani soli e i tanti disabili, i senza tetto e i precari, persino professionisti e artigiani vittime di una crisi che può risolversi soltanto aumentando il tasso di solidarietà e non quello degli egoisimi.
Si appella a porsi il problema del disorientamento dei nostri bambini come della stanchezza e disillusione dei nostri giovani, che sempre di più abbandonano le nostre case per difficili avventure all'estero, compiute non per scelta sacrosanta ma per mancanza di opportunità.
2.31 minuti che sembrano quasi fuori dal tempo, a richiamare valori ormai soffocati da tutte quelle emergenze, vere o create ad arte, che costringono ciascuno a lottare per la sopravvivenza piuttosto che avere il tempo e la serenità per contribuire alla creazione di una società più giusta, in cui il benessere sia sempre più condiviso e non appannaggio di pochi cannibali.
Ma è tutto rimandato perché siamo ancora schiavi di un sistea elettorale che non consente la scelta della rappresentanza, ma concede ai responsabili di questo sfacelo di continuare a mantenere le proprie posizioni di potere e privilegio attraverso meccanismi assurdi che hanno, tra l'altro, di fatto espulso oltre la metà degli aventi diritto al voto sol perché credono ormai che votare non serve a niente: uno scandalo e un pericolo ormai intollerabili.
È bello, quindi, questo video, e anche se non sarà questa l'occasione, prima o poi i temi posti torneranno ad essere oggetto di confronto politico: quando passerà questa ignobile fase dei peggiori nei posti chiave di questa disastrata Repubblica.
E passerà, passerà.