Stavolta ci occupiamo di Agrigento perchè la notizia, di per sè gustosa, accende un faro sull'utilizzo di fondi ministeriali o europei da parte dei comuni: e si apre un mondo, anzi un abisso.
A farne un caso è stato il vice presidente di Codacons Agrigento Peppe Di Rosa che si è addirittura incatenato all'ingresso del comune con tanto di sciopero della fame per sollecitare spiegazioni sulla fine di 135 mila euro destinati dal governo nazionale a servizi per famiglie e bambini in particolare e finiti, a quanto pare, in SUV e personal computer.
La vicenda ha suscitato l'attenzione di Striscia la Notizia che gli ha dato ribalta nazionale con un caustico servizio di Stefania Petyx accompagnata dall'immancabile bassotto: qui il video della puntata.
In sintesi il ministero della Famiglia aveva rilanciato il "bonus centri estivi": 135 milioni di euro da dividersi tra gli oltre 7 mila comuni italiani per la realizzazione di progetti a sostegno di iniziative per favorire attività di varia natura in favore in particolare dell'infanzia.
Si scopre però, ed a farlo è appunto l'esponente del Codacons agrigentino, che il comune di Agrigento ha destinato i 135 mila euro destinati solo in minima parte, appena 4 mila euro, per finalità aderenti allo scopo, mentre con la gran parte hanno acquistato ben 4 auto di tipo SUV (120 mila euro) e con altri 11 mila euro alcuni personal computer.
Singolare il fatto che al comune di Agrigento risulta in organico ...un solo autista, che evidentemente la mattina farà il tiro a sorte per decidere quale delle lussuose auto dovrà utlizzare.
Abbastanza risibile la giustificazione data dal sindaco di Agrigento Micciché: "Quei fondi si sarebbero persi perché stava scadendo il termine per la presentazione dei "progetti".
Imbarazzante.
A sostegno di Peppe Di Rosa sono scesi in campo il Codacons Nazionale, il Codacons Sicilia e il Movimento Politico Consumatori Italiani che hanno espresso "solidarietà a Giuseppe Di Rosa (Vice Presidente Provinciale Codacons), impegnato in queste ore in uno sciopero della fame e incatenato davanti al Comune di Agrigento in segno di protesta contro lo sperpero delle risorse pubbliche.
Appoggiamo pienamente l’iniziativa di Di Rosa, ed esprimiamo piena solidarietà per lo sciopero della fame avviato, sperando che le istituzioni possano ascoltare le giuste istanze dei cittadini – afferma il Codacons Nazionale – La battaglia di Di Rosa, infatti, è finalizzata a chiedere più trasparenza circa l’uso dei soldi pubblici e a combattere sprechi e inefficienze della pubblica amministrazione. Una iniziativa coraggiosa del rappresentante Codacons di Agrigento a tutela di tutti i siciliani danneggiati da utilizzi impropri dei fondi pubblici e dalla scarsa trasparenza della P.A."
Alla fine è intervenuto anche il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché: ""Ho chiesto a Giuseppe Di Rosa, vice presidente provinciale Codacons, di sospendere lo sciopero della fame e l'ho invitato a pranzo per affrontare le questioni poste nel corso della sua plateale protesta davanti il palazzo municipale.
È stato un incontro cordiale e sereno.
Io e Giuseppe Di Rosa, è bene sottolinearlo, siamo dalla stessa parte, perseguiamo tutti e due il bene comune nel rispetto della trasparenza e della legalità.
A dimostrazione di ciò gli ho comunicato e comunico ai miei concittadini, che per quanto riguarda l'acquisto dei SUV, il Comune è ancora in attesa della risposta da parte del Ministero in merito alle procedure seguite dagli uffici Comunali."
Sulla risposta del Ministero "in merito alle procedure seguite dagli uffici comunali" mettiamo un nodo al fazzoletto e attendiamo: siamo curiosi e siamo certi che se si ricominciasse, lo abbiamo fatto in passato, a dare un'occhiata a questi "progetti" nei vari comuni le sorprese potrebbero essere parecchie.
Anzi, questa è una buona idea. IN AGGIORNAMENTO...