Ogni volta che scriviamo un pezzo dedicato alla saga della "Camera di Commercio del Sud Est che non esiste più" come del super bancomat SAC Aeroporto di Catania, e di tutti quanti hanno a che farci, pensiamo che si sia raggiunto il massimo, e invece dobbiamo subito smentirci.
Ma questa di oggi è davvero oltre ogni immaginazione, probabile figlia di poterucoli che non hanno davvero più dove andare e provano ad assaltare ogni spazio possibile. Vedremo come andrà a finire perché è probabile che stavolta stiano esagerando.
Cosa è accaduto lo abbiamo raccontato: mentre il socio di maggioranza della SAC, la Camera di Commercio del Sud Est, è stata dichiarata inesistente da una legge nazionale, i suoi amministratori, che di conseguenza ovviamente non esistono più neanche loro, stanno tentando un'incredibile colpo di mano provando a nominare per il prossimo triennio il nuovo CdA della SAC che gestisce le centinaia di milioni di affidamenti, consulenze, incarichi e quant'altro con le modalità che abbiamo più volte raccontato.
Centinaia di milioni e migliaia di incarichi, la maggior parte con affidamenti diretti.
Parliamo di oltre 145 milioni di euro di cui circa 3.800 affidamenti diretti per 112 milioni.
Decine di proroghe per quasi 4 milioni di euro.
Oltre 500 tra consulenze e incarichi professionali, tutti senza alcuna selezione, per circa 6 milioni di euro, con il record assoluto dell'avvocato di Acireale Kiko Merlino che da solo se ne è visti assegnare, tra SAC e Sac Service, circa 90 per oltre 930 mila euro.
Una partecipata pubblica, la SAC, dove uno dei massimi dirigenti, l'ing. Antonio Palumbo, veniva intercettato mentre raccontava alla propria madre di temere di finire arrestato per colpa di quello che gli faceva combinare, testuale, quel "testa di minchia di Nico"!
PERCHÈ IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA NELLO MUSUMECI HA DECISO DI SOSTENERE QUESTA "CONTINUITÁ GESTIONALE"?
Date un'occhiata ai file tanto per rendervi conto di che torta stiamo parlando e magari perché si affannano tanto: ci torneremo.
Ora, i soggetti protagonisti di questa saga li abbiamo conosciuti ed è inutile aspettarsi altro rispetto a quello che fanno: sono questi e punto.
Ma la sorpresa (o forse no) è l'incredibile giravolta spaziale in cui pare si sia cimentato l'attuale presidente della regione Nello Musumeci che, probabilmente, ha dimenticato di essere il principale protagonista, insieme al ministro Giorgetti, dell'avvenuto commissariamento della "camera di commercio del Sud Est che non esiste più".
Infatti la legge che ne ha decretato la soppressione ha imposto che la nomina dei commissari avvenisse con decreto del ministro dello Sviluppo Economico, il leghista Giorgetti, che però ad un certo punto si è confuso e si è eclissato omettendo di portare a termine la responsabilità assegnatagli dalla legge.
La nomina però doveva avvenire "previa intesa" con il presidente della regione siciliana, il diventerà bellissimo (non si sa più quando) Nello Musumeci, che questa "intesa" l'ha data, non una ma addirittura ben due volte.
Tanto da essere citato come parte avversa nel ricorso intentato dagli amministratori, Agen & c., della camera di commercio che non c'è più, quella dove, tra l'altro, si davano soldi pubblici alle associazioni della famiglia del presidente Agen con cui adesso a quanto pare non si disdegna fare accordi di "alta politica".
È difficile da scrivere tanto è ridicola questa storia: Musumeci prima nomina i commissari e poi, mentre pende il giudizio per la loro legittimità, chiude un accordo con quelli che in ogni caso non avranno alcun titolo a gestire la camera di commercio perché quella camera non esiste più ma pretendono di continuare ad occupare la SAC.
Per sintetizzare ulteriormente: Musumeci prima nomina i commissari e poi si accorda con quelli di cui sopra che i suoi commissari contestano.
Ma non è meraviglioso?
Perché mai amministratori decaduti di un ente pubblico che non esiste più dovrebbero poter nominare il consiglio di amministrazione di una delle più importanti società pubbliche della Sicilia, l'aeroporto di Catania?
Ma dov'è l'Interesse Generale? Dov'è l'Interesse Pubblico?
Non è chiaro se una schizofrenia simile spiega meglio perché in quasi 5 anni di governo Musumeci non è riuscito a concludere niente o se chiarisce perché non può essere il candidato di una coalizione seria.
Fatto sta che, confermano fonti autorevolissime, Musumeci ha designato ieri, in vista dell'assemblea dei soci SAC del 28, un suo fedelissimo come l'ex sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, che pare destinato alla carica di presidente del consigio di amministrazione della SAC in cambio della conferma dell'amministratore delegato Torrisi.
Cadono le braccia, ma si spiegano tante cose e tante altre verranno spiegate. Questo è sicuro.
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