Quello dell'utilizzo dei fondi pubblici nel settore dello spettacolo dal vivo è un tema particolarmente sensibile, ancor di più in periodi come questi in cui la maggior parte degli operatori e degli artisti sono praticamente costretti alla fame e senza alcun sostegno degno di essere considerato tale.
Da tempo seguiamo gli interventi sull'argomento che sviluppa uno dei protagonisti più autorevoli della scena musicale europea e jazzistica in particolare, Pompeo Benincasa, tra l'altro agente per l'Italia della cantante israeliana Noa, che è tra i fondatori e direttore artistico di quel miracolo che è l'associazione Catania Jazz, un'organizzazione culturale che è riuscita a fare di Catania uno dei luoghi in cui il Jazz, musica sinora considerata di nicchia per non dire estremamente elitaria, raccoglie maggiori appassionati, con migliaia di abbonati alle sue stagioni e decine di migliaia di spettatori.
A quanto sappiamo Catania Jazz, nonostante rappresenti un'indiscutibile volàno di attrazione turistica culturale con i grandi nomi internazionali che ha sempre portato a Catana, ha fruito di contributi da parte delle istituzioni locali a dir poco risibili se si considera l'attività ed il ruolo svolti e, soprattutto, in confronto ad altre organizzazioni che invece di contributi ne ottengono in maniera difficilmente giustificabile E già questo accende un campanello d'allarme circa i criteri di selezione da parte di chi questi soldi pubblici gestisce.
Riservandoci di approfondire la questione per l'enorme interesse pubblico che sottende, proponiamo ai nostri lettori l'ultimo post che Pompeo Benincasa ha pubblicato sulla pagina di Catania Jazz che conta più di 25 mila follower.
Già il titolo del post annuncia il tenore:
"CARO ASSESSORE MESSINA, I NUMERI DICONO CHE ...
Un successone, la prima edizione del Sicilia Jazz Festival, dice l'assessore Manlio Messina e conferma il capo della sua segreteria politica e compagno di partito, Raoul Russo, vicepresidente del Brass Group e per tacitare i dubbiosi , ecco i numeri : 27.000 spettatori, 89.000 euro di incassi.
Un vero trionfo!!!
Ma andiamo più a fondo: la Regione ha sborsato € 603.000,00 quasi esclusivamente per i compensi dei seguenti concerti:
- Stefano Bollani solo piano
- Richard Bona solo + musicisti locali
- Alex Britti solo + orchestra Brass
- Samuel solo + orchestra Brass
- Biondi solo + orchestra Brass
- Billy Cobham + orchestra Brass
più qualche guest come Roy Paci e lo chef Bastianich .
Questo è il programma costato ben Seicentotremilaeuro!!!!
Pubblicità, addobbi, promozione, i 42 concerti dei Conservatori sono stati pagati con altri soldi, alla fine questo sgorbio è costato più o meno un milione di euro.
E senza alcun bando pubblico!
Facciamo un confronto : nel decennio 2010-2019 la Regione Siciliana ha dato a Catania Jazz contributi per un totale di 406.221,48, cioè noi in 10 anni abbiamo avuto 200 mila euro meno di quanto Messina si è sparato a Palermo in una settimana .
Con questa somma abbiamo svolto 412 concerti, ripetiamo QUATTROCENTODODICI concerti , con 122.398 spettatori e per incassi pari a 2.270.604,00, afferra assessore Messina la differenza ? Noi abbiamo moltiplicato x 5 ogni euro ricevuto dalla Regione , il suo festival invece è simile al topolino partorito dalla montagna ( di soldi ). E ciò significa anche più lavoro per tante più persone. E dire che lei questi numeri dovrebbe conoscerli vista la provenienza. Oppure ci sono altre ragioni per giusticare il suo strabismo e saltare a piè pari la trasparenza che il bando pubblico consentiva.
Si dirà che magari non abbiamo raggiunto lo stesso livello del Sicilia Jazz Festival, anche se non si incassano più di 2 milioni di euro con una programmazione di basso livello.
Non vi annoio e non vi metto tutti i 412 concerti svolti con una somma largamente inferiore , se si pensa che noi, con questi soldi, abbiamo pagato 10 anni di affitti di teatri, pubblicità, service, insomma tutto.
Che abbiamo fatto ? Un breve elenco, non in ordine alfabetico nè cronologico di come Catania Jazz ha usato il denaro regionale :
- Brad Mehldau trio 2 concerti CT e PA
- John Scofield "Country For Old Man, 2 concerti CT e PA
- Marcus Miller Band , 2 concerti CT e PA
- Esperanza Spalding
- Chucho Valdes
- Al Di Meola World Sinfonia
- Ludovico Einaudi
- David Sanborn & Bob James quartet
- Incognito . 2 concerti Catania e Taormina
- John McLaughlin
- Swing Out Sister
- Dianne Reeves
- Cristina Branco
- Stanley Clarke & Stewart Copeland band
- Victor Bailey
- Eddie Gomez Quartet
- Omer Avital quintet
- Robert Glasper quartet, 2 concerti CT e PA
- Jacob Collier, 2 concerti CT e PA
- Danilo Perez- Patitucci - T. Lyne Carrington 2 concerti CT e PA
- Richard Bona band , 2 concerti CT e Castellammare
- Bill Frisell Harmony
- Jacques Morelembaum trio , 2 concerti PA e CT
- Steven Bernstein Sex Mob , 2 concerti
- David Murray quartet 3 concerti CT, Pa e Milazzo
- Antonio Sanchez quartet 4 concerti CT,PA , ME e Milazzo
- The Bad Plus , 2 concerti CT e PA
- Yellowjackets 2 concerti CT e PA
- Victor Wooten 2 concerti CT e PA
- Swingle Out Sister
- Buster Williams Something More 2 concerti CT e PA
- Wallace Roney feat. Lenny White
- Bennie Maupin quartet
- Carmen Souza 4 concerti
- Badi Assad 4 concerti
- Ray Anderson Alligator Band
- Andrea Motis 2 concerti
- Gwilim Simcock feat. Steve Gadd 2 concerti
- Jean-Paul Bourelly 4 concerti
- Peppe Servillo & Solis String quartet 5 concerti
- Kyle Eastwood quintet, 2 concerti CT e PA
- Mike Westbrook Uncommon Orchestra , 2 concerti CT e Pa
- Sjm Orchestra & Andy Sheppard 2 concerti CT e PA
- Laurence " Butch Morris" conduction 219
- Omar Sosa & Paolo Fresu
- Balanescu quartet 2 concerti PA e CT
- Maria Joao - Sergio Laginha 2 concerti PA e CT
- Terez Montcalm - 2 concerti CT e PA
- Jazz Jamaica Orchestra 2 concerti CT e PA
- Sarah McKenzie quartet , 2 concerti CT e PA
- Dizzy Gillespie all stars orchestra 2 concerti CT e PA
- Gianmaria Testa ed Erri De Luca
- Diane Schuur & Orchestra Di Lella 2 concerti CT e PA
- Giovanni Guidi & Gianluca Petrella 3 concerti
- Nils Petter Molvaer 2 concerti CT e PA
- Roberto Ottaviano Eternal Love 3 concerti
- Cettina Donato & Stefania Tallini 6 concerti
- Francesco Bearzatti & Carmine Ioanna 5 concerti
- Noa 5 concerti
- Gino Paoli & Danilo Rea
- James Taylor quartet 4 concerti
- Sarah Jane Morris & Antonio Forcione 2 concerti
- Lorenzo Tucci quartet 4 concerti
-Banda Magda 6 concerti
- Kinga Glyk 6 concerti
- Take6 - 2 concerti CT e PA
- Donny McCaslin quartet
- Patitucci -Potter- Cruz
- Ravi Coltrane quartet
- Dave Holland trio e solo CT e PA
- Instant Composer Pool
e tanti , tanti altri, sino a 412 concerti.
Fate il confronto e fatevi una domanda. Avete la risposta ?
Vi aiuto io : guardate la foto sotto,la nostra prima conferenza stampa, siamo ad ottobre 1983, non ci crederete, quello al centro sono proprio io, poi da sx Salvo Riolo,uno dei fondatori, Isio Saba che ci ha allevato, poi Mario Luzzi, noto giornalista e scrittore jazz, la Prof.sa Gigliola Nocera, Università di Catania. Ma guardate il manifesto alle spalle, il primo di una lunga serie. Notate qualcosa ? Se notate, capite tutto."
Sin qui Benincasa, che nel suo ragionamento propone numeri precisi e che destano più di una perplessità: una questione certamente da approfondire, a partire dalla scelta dell'affidamento diretto per una cifra così rilevante ed un risultato così discutibile ad una fondazione, Brass Group Palermo, gestita privatamente e tanto privata si considera che nella sezione trasparenza del suo sito non pubblica praticamente niente, a parte i bilanci che privi dei singoli provvedimenti di spesa spiegano poco.
La domanda sorge spontanea: "Se ci fosse stata una selezione pubblica, per 600 mila euro cosa si sarebbe potuto proporre per un Sicilia Jazz Festival?"
Non meno interessante il fatto che nella governance gestionale di questa fondazione, che gode anche di altri ingentissimi contributi vi sia addirittura come vice presidente il capo della segreteria dello stesso assessore che concede, direttamente e senza alcuna selezione pubblica, l'enorme contributo di cui sopra per realizzare un festival.
È ora di cominciare a rendicontare in maniera precisa e trasparente perchè, ascoltando tantissimi operatori del settore, si ha l'impressione che i soldi pubblici spesi nel settore siano stati davvero tanti ed i risultati ottenuti troppo scarsi, con qualche ombra che va dissipata.