La notizia più incredibile è come possa pensare di ricandidarsi alla guida, si fa per dire, della Sicilia un presidente che non è mai riuscito, durante tutto il suo mandato quinquennale, a far approvare in tempo nemmeno il bilancio della regione, lo strumento essenziale per poter amministrare, anche qui si fa per dire.
E per il primo anno non sono riusciti neanche ad approvare la legge per autorizzare quanto meno l'esercizio provvisorio: una roba da uscire pazzi, da cacciarli a furor di popolo ed invece pensano a ricandidarsi. Davvero surreale.
Senza considerare come non abbia realizzato neanche un punto del suo programma elettorale, di quanto aveva promesso di fare: davvero imbarazzante.
È accaduto ieri che l'Assemblea Regionale Siciliana, l'ARS ha dovuto prendere atto, in un aula desolatamente deserta, che il governo presieduto da Musumeci ha infatti presentato la proposta di esercizio provvisorio in clamoroso ritardo, non consentendo nemmeno l'assegnazione in tempo alla commissione Bilancio, che se la troverà per l'esame soltanto il prossimo 5 gennaio.
Quindi, di fatto, per l'ennesima volta, la spesa regionale si troverà bloccata, con proroghe di contratti di lavoro impossibili e persino stipendi impagabili: non ci sono commenti per una roba simile e risulta impossibile giustificare o anche solo comprendere tanta incapacità.
Davvero aberrante che un'intera regione, un popolo di quasi 5 milioni di cittadini sia ancora sottoposto all'oltraggio ormai insostenibile e pericoloso di una simile classe (s)dirigente.
Davvero incomprensibile come sia possibile.