(nella foto Panvini, Di Bella, Milazzo, D'Agata, Calì)
L'Ardizzone Gioeni è stato lo scenario di un'importante convegno organizzato dall'AIAF, l'associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori, che ha proposto ai numerosi intervenuti un'articolata riflessione partendo dalla presentazione del libro “Liberi di Scegliere” che racconta il progetto ideato dal magistrato Roberto Di Bella, adesso Presidente del Tribunale per i Minori di Catania per il recupero dei minori cresciuti in ambienti malavitosi.
Il presidente Di Bella è stato accolto dal Commissario Straordinario dell'IPAB Ardizzone Gioeni Giampiero Panvini che nel salutare gli ospiti ha ribadito come l'Istituto, dopo un difficile risanamento ancora in corso, sia ormai sempre più un centro di divulgazione di attività culturali ed artistiche che mirano a stimolare riflessioni e divulgazione di buone pratiche.
Ad aprire il convegno l'avvocato Remigia D'Agata, Responsabile AIAF Sicilia sez. Catania, che ha introdotto per i saluti istituzionali i rappresentanti del comune di Catania, Ordine degli avvocati, Questura ed ASP Catania.
Particolarmente intenso l'intervento di Dario Montana in rappresentanza dell'associazione Libera che ha collaborato al progetto sin dal suo avvio nel difficile territorio calabrese dominato dalla n'drangheta.
Montana, partendo dalla sua esperienza personale di vittima della mafia con l'assassinio del fratello Beppe, il capo dell'Anticrimine della Questura di Palermo trucidato a 33 anni nel 1985, ha ricordato la necessità per ciascun adulto consapevole di diventare punto di riferimento per i ragazzi che si trovano in contesti pericolosi: “Io posso dire di essere tra i pochi fortunati che, seppur dopo 15 anni di processi, ho potuto ottenere giustizia con la condanna di mandanti ed esecutori dell'assassinio di mio fratello, ma questo è solo un pezzetto della Giustizia, quella più importante si realizza quando si consente a questi bambini e magari alle loro mamme di scoprire un modo diverso di vivere. E “Liberi di scegliere” è uno strumento formidabile per realizzare questa Giustizia.”
Brani scelti del libro “Liberi di Scegliere”, che racconta l'esperienza del Presidente Di Bella e che ha dato spunto anche all'omonimo film interpretato da Alessandro Preziosi, sono stati letti dall'attore Eugenio Patanè che ha contribuito a far comprendere come tecnicismi e procedure comportano e provocano sempre anche emozioni e conseguenze esistenziali a volte definitive.
Moderato dall'avv. Nella Calì, vice presidente AIAF Sicilia, il convegno ha visto alternarsi gli interventi della neuropsichiatra infantile Alfina Scuderi, del titolare della cattedra di Legislazione Minorile all'Università di Catania Angelo Zappulla e degli avvocati civilista Erminia Patanè e penalista Leonardo Battiato, tutti concordi nel sostenere l'impegno del Presidente Di Bella che ha raccontato numerosi episodi della sua ormai lunga esperienza ed anche delle difficoltà incontrate, ma tutte compensate dall'emozione di sapere che numerosi bambini, 80 in Calabria e già una ventina a Catania, hanno potuto recuperare una vita più serena in ambienti protetti, realizzando così quella Giustizia che non deve solo sanzionare ma, soprattutto, riequilibrare condizioni di svantaggio ancor di più quando sono indipendenti dalla propria volontà ma che si verificano solo per la sfortuna di essere nati in contesti sbagliati che la Società Civile ha il compito di rimuovere.
L'intero convegno è stato trasmesso in diretta sui canali Sudpress e sulla pagina Facebook dell'AIAF ed è visionabile dal link sottostante: